Carlo Fidanza, capolista Fdi alla Camera a Rozzano e numero 2 dopo Giorgia Meloni a Milano centro. Sabato scorso avete sfilato con un maxi tricolore in via Padova, qual era l'obiettivo?
«Riportare lo Stato nei luoghi abbandonati, ribadire il nostri impegno perchè scompaiano le zone franche. Interi quartieri sono stati consegnati al degrado, ci sono moschee abusive, occupate, spaccio a cielo aperto, campi rom. E non si tratta più solo di zone in periferia».
Come pensate di intervenire?
«Aumentando il controllo del territorio con pattugliamenti congiunti su strada di forze dell'ordine e militari, ripristinando e ampliando l'operazione Strade Sicure lanciata da Ignazio La Russa quand'era ministro alla Difesa e depotenziata dalla sinistra, sia a livello nazionale che nei Comuni. Ricordo che la prima mossa dell'ex giunta Pisapia fu eliminare i soldati dalle strade a rischio. La nostra politica è più sgomberi e tolleranza zero contro le occupazioni abusive».
Nella campagna si è parlato molto di pericolo fascista in Italia, cosa ne pensa?
«Che l'antifascismo è stata la foglia di fico della sinistra per non parlare dei problemi che non ha risolto o ha aggravato stando al governo, non avendo argomenti si è rifugiata nella retorica antifascista che è diventata alibi per i violenti dei centri sociali per attaccare l'avversario politico e spesso anche le forze dell'ordine. Il Pd Emanuele Fiano e la presidente della Camera Laura Boldrini hanno una responsabilità morale gravissima, sono i cattivi maestri che hanno creato questo clima di odio».
Quali sono i progetti di Fdi per la famiglia?
«Se diciamo prima gli italiani dobbiamo fare in modo che gli italiani nascano, quindi sostegno al reddito alle giovani coppie che hanno un figlio, 400 euro al mese fino ai 6 anni del bimbo. E incentivi fiscali alle aziende che assumono donne in età fertile».
Che risultato vi aspettate su Milano?
«L'obiettivo minimo è raddoppiare i voti del 2013, allora eravamo
appena nati e fu una campagna difficilissima. Oggi siamo molto cresciuti e Giorgia Meloni ha voluto essere capolista a Milano perché siamo un partito nazionale e non vogliamo lasciare la Lombardia e il nord ai nostri alleati».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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