Piano anti influenza, la sfida dei medici: "Vaccino entro Natale"

Già somministrate 160mila dosi delle 190mila pronte all'Asl. Il picco virale atteso per gennaio

Piano anti influenza, la sfida dei medici: "Vaccino entro Natale"

«Vaccinatevi entro la fine dell'anno». Questo l'appello lanciato dai medici agli over 65 e ai soggetti a rischio. Obbiettivo è arrivare alla fine di gennaio - quando ci sarà il picco influenzale - con almeno 180mila dosi somministrate. Quest'anno si vuole evitare il flop della campagna vaccinale dello scorso anno. Quando, l'agenzia del farmaco Aifa, in seguito ad alcuni decessi sospetti, aveva disposto il ritiro di alcuni lotti del vaccino Fluad prodotto dalla Novartis.

Per l'effetto panico dovuto alla decisione, l'Asl riuscì a vaccinare solo il 40% degli anziani, quando invece il ministero della Salute e l'Organizzazione mondiale della sanità raccomandano di arrivare almeno al 75% della copertura. «Per ora il trend delle vaccinazioni è positivo - spiega Marino Faccini, responsabile della Profilassi malattie infettive e Vaccinazioni all'Asl di Milano - e sono già state somministrate 160mila dosi. Il dato tuttavia è parziale perché non tutti i medici hanno comunicato i dati aggiornati. Consigliamo ai soggetti più a rischio di vaccinarsi entro Natale. Durante le festività il contagio è più facile perché si passa più tempo negli ambienti chiusi». Tuttavia l'influenza quest'anno sembra un po' meno «cattiva» rispetto al passato. Innanzitutto perché il clima, per ora, è meno rigido.

E in secondo luogo perché il ceppo influenzale in circolazione è, in parte, già noto. Si tratta infatti del famoso AH1N1 che già abbiamo imparato a conoscere. Tuttavia a gennaio si prevede l'arrivo di due nuovi ceppi: uno «thailandese» e uno «svizzero» (poiché il primo caso di influenza di questo tipo è stato isolato in Svizzera). «Ad oggi - sostiene Faccini - i casi non sono tanti e la situazione è sotto controllo». Se l'andamento dell'influenza dovesse continuare così, in teoria non dovrebbe nemmeno esserci l'emergenza negli ospedali dove, nei momenti di picco, i letti non bastano mai. All'Asl è tutto pronto per far fronte alle richieste. Alla fine dell'estate sono state ordinate 189mila dosi di vaccino e gli scatoloni sono già stati svuotati quasi del tutto e smistati fra i medici di famiglia.

Quest'anno gli acquisti di fiale anti influenza sono stati più cauti, investendo all'incirca 600mila euro. Lo scorso anno invece si era ragionato in grande, con 1,3 milioni di dosi (l'ondata influenzale fu tra le più dure, con ben 140mila contagi). Tra «blocco» delle vaccinazioni e scandali vari, alla fine erano state buttate via 157mila confezioni. «I vaccini scadono a giugno - spiega Faccini - Non possiamo riutilizzarli».

Anche il dispendio economico era stato notevole e la Regione Lombardia aveva buttato via più di 550mila euro in farmaci mai utilizzati. Quest'anno è stata intensificata la campagna pro vaccini influenzali per superare i pregiudizi e sciogliere definitivamente i timori a riguardo. E i medici hanno contribuito a informare ogni famiglia.

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