Piazza Scala: due milioni per rifarla

I progetti dovranno migliorare la pedonalità. Via le barriere architettoniche e i posteggi degli scooter vicini al teatro

Migliorare piazza della Scala partendo da un concorso internazionale di idee. Dalle quali lasciarsi ispirare per eventuali interventi futuri su un punto della città «il cui assetto attuale non rende onore alla fama che lo accompagna: ormai di giorno è uno snodo stradale in cui i pedoni sono penalizzati e devono districarsi nel traffico, di notte è un luogo freddo, deserto», ha detto il presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo Giovanni Bazoli durante la presentazione dell'iniziativa insieme al sindaco Giuliano Pisapia, alla vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e al Soprintendente Alberto Artioli. La banca milanese, il cui polo museale delle Gallerie d'Italia affaccia proprio su piazza Scala, è assieme al Comune tra i promotori del concorso. E finanzia anche l'assegnazione di un premio di 12mila euro al primo classificato, e rimborsi di 5mila e 2.500 euro rispettivamente al secondo e al terzo. I progetti vanno presentati entro il 4 giugno sulla piattaforma online www.piazzascala.concorrimi.it (realizzata dall'amministrazione comunale insieme all'Ordine degli Architetti e all'Ordine degli Ingegneri), dovranno avere un valore di spesa non superiore ai due milioni di euro e un obiettivo portante: «La valorizzazione dell'unità formale della piazza, che deve diventare un naturale foyer delle attività civiche, culturali, espositive», ha continuato Bazoli. Il riferimento è alla vicinanza di piazza Scala con alcune delle maggiori attrazioni storico-artistiche della città: non solo le Gallerie d'Italia, ma anche il Poldi Pezzoli poco più avanti su via Manzoni, piazza San Fedele e piazza Belgioioso, dove sorge la casa di Alessandro Manzoni di cui proprio Intesa San Paolo sosterrà il restauro conservativo. Bazoli ha insistito molto sulla necessità di «privilegiare la pedonalità». L'equilibrio tra le esigenze della viabilità e la fruibilità dei pedoni è, in effetti, uno dei nervi scoperti della piazza, che per il sindaco Pisapia «non è solo un'isola museale, ma anche un importante snodo». Chiudere in toto via Manzoni al passaggio di tram e auto «è impossibile" secondo la vicesindaco e assessore all'Urbanistica De Cesaris. Che però ammette l'impellenza di una razionalizzazione, anche pensando allo spostamento di panchine e aiuole centrali, attorno alla statua di Leonardo da Vinci attualmente in restauro. Il senso del concorso sta proprio qua: su come e dove intervenire per tentare la quadratura del cerchio si chiede una mano ai tecnici. «Quello che è certo -aggiunge De Cesaris - è che piazza della Scala deve "vivere" di più, e questi progetti serviranno a creare dibattito, a discutere sul futuro della città». Il vincitore dovrebbe essere annunciato il 19 giugno, «ma dipenderà anche dal numero di partecipanti, se fossero proprio tanti forse ci vorrà qualche giorno in più», precisa la vicesindaco. Intanto, in attesa delle idee per la riqualificazione, ci sono alcuni interventi specifici che non possono più aspettare. Ne è convinto anche il Soprintendente Artioli, che li esplicita durante il suo intervento: facilitare l'accesso alla piazza ai disabili ed eliminare l'affollamento di scooter accanto al teatro.

Due punti sui quali anche Palazzo Marino sembra avere le idee chiare: esiste già un finanziamento di 400mila euro per realizzare gli scivoli per i disabili e far sparire i motorini affastellati al lato della Scala.

Twitter @giulianadevivo

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