Il Pirellone «premia» gli artigiani per le imprese arrivano 7,5 milioni

L’assessore Zambetti: «Negli ultimi tre anni le aziende sono aumentate del 12 per cento. Sono il motore del sistema produttivo lombardo»

Il Pirellone «premia» gli artigiani per le imprese arrivano 7,5 milioni

La Lombardia premia le imprese artigiane: ammontano a 7,5 milioni di euro i fondi stanziati per lo sviluppo e l’innovazione. Supporto indispensabile se si guarda la demografia delle imprese lombarde: un’azienda ogni tre è artigiana. E, attenzione, negli ultimi cinque anni le imprese sono aumentate del 12 per cento. «Dinamica positiva di una realtà importante, con punte di eccellenza che fanno il Lombard style ovvero il marchio riconosciuto nel mondo perché simbolo e sinonimo di qualità». Valutazione dell’assessore regionale all’Artigianato Domenico Zambetti.
L’artigianato concorre dunque in maniera determinante alla competitività del sistema lombardo?
«Lo dicono i numeri: 260mila imprese e 640mila addetti. È un patrimonio di tradizione e cultura, storicamente radicato. Ogni impresa è una bottega poiché tutto nel campo imprenditoriale nasce dall’artigianato: capitalismo e artigianato procedono insieme».
Che vuole dire?
«Guardiamo a Milano: fioriscono sartorie, argentieri e botteghe dove si lavora la pelle e il cuoio. La novità è che in queste botteghe ci sono giovani e donne. Segnali che la società va avanti e che l’amministratore pubblico ha il dovere di intercettare questi cambiamenti prima che esplodano».
Traduzione: bisogna rispondere a una sfida, quella di una imprenditoria emergente che realizza prodotti originali e di qualità.
«È l’eccellenza lombarda riconosciuta nel mondo, l’eccellenza di una Regione che, merito del presidente Roberto Formigoni, ha puntato sulla competitività e sulla capacità di accompagnare le imprese, piccole e medie, sui mercati affrontando la globalizzazione».
Interventi di sostegno al settore nel nome dell’innovazione.
«L’innovazione è il valore aggiunto da portare in tutto il sistema produttivo lombardo. È la chiave di volta. Che si realizza nel settore artigiano attraverso il riordino degli strumenti normativi necessari per agire con maggior efficacia sui fattori di criticità del comparto».
Snellimento amministrativo per chi spesso paga il peso della burocrazia...
«Penso alle agevolazioni di cui le imprese artigiane hanno bisogno all’avvio o al trasferimento dell’attività stessa.

Penso anche alle politiche del credito da noi promosse mettendo a disposizione nuovi strumenti. Temi caldi di una Regione che fa rete con i veri attori dell’internazionalizzazione e per questo abbiamo anche siglato 50 protocolli d’intesa con amministrazioni locali nel mondo».

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