Pisapia blocca le nuove metrotranvie

Pisapia blocca le nuove metrotranvie

«É un paradosso, ci costringe a piedi la domenica, mettendo in enorme difficoltà famiglie e commercianti per “educarci“ a non usare l'auto e poi ci impediscono di realizzare mobilità sostenibile. Pisapia fa l'ambientalista quando gli conviene». L'assessore alla Mobilità della Provincia, Giovanni De Nicola, è furibondo. Finalmente ha strappato un incontro con il collega in Comune Pierfrancesco Maran venerdì prossimo ma «mi sembra che giochino a rinviare la questione per non affrontarla». E per non investire su una mobilità ecologica, appunto, che andrebbero soprattutto a beneficio dei pendolari che dall'hinterland si muovono verso Milano per lavoro e viceversa. I non elettori. E in tempi di bilancio in rosso la sinistra non dimentica che va bene la battaglia antismog ma nel 2016 dovrà affrontare di nuovo quella contro il centrodestra. A dividere Provincia e Comune sono i progetti delle nuove metrotranvie. Vanno demolite e ricostruite con tecniche moderne, quindi più funzionali, veloci ed eco-sostenibili la linea che collega il Parco Nord a Seregno e la Milano Comasina-Limbiate. La prima è considerata «necessaria» per Expo, se ne è parlato anche al tavolo in Regione venerdì, presenti il commissario per il 2015 Giuseppe Sala e il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris. Ma è già certo che per l'Esposizione - se va bene - si arriverà solo a metà percorso, dal Parco Nord a Paderno Dugnano. «Se va bene - rimarca De Nicola -: l'opera è già stata appaltata, contiamo di iniziare i lavori a settembre per mettere in servizio il primo lotto entro il 30 marzo 2015 in tempo per Expo ma abbiamo le mani legate. Il Comune non ratifica la parte che le compete e questa inerzia impedisce di firmare il contratto con l'impresa e partire». Il progetto, approvato dal Cipe nel 2008, prevede la demolizione dell'attuale tranvia Milano-Desio, la costruzione di una più moderna con prolungamento fino a Seregno con 25 fermate, frequenza ogni 4 minuti nelle ore di punta e risparmio di traffico e smog visto che trasporterebbe 6 milioni di pendolari all'anno. É previsto un deposito per 35 tram e il rifacimento del l canale stradale. Lo Stato investe 128 milioni, la Provincia partecipa con 18,2 milioni, il Comune doveva acquistare 18 tram ma ha chiesto di rivedere l'intervento, ammodernando mezzi già a disposizione e il deposito Atm di Desio. Ma l'atto formale non c'è.
Per la Milano-Limbiate - 21 fermate, un milione di passeggeri all'anno stimati sul mezzo ecologico invece che in auto - «rischiamo di perdere i 60 milioni di euro di finanziamento statale - avverte De Nicola -, cioè il 60% della spesa per il primo lotto fino a Varedo.

Se non affidiamo l'appalto entro giugno 2014 sarà riassegnato ad altre province». Ma anche qui, la mancata firma del Comune (che deve investire 9 milioni ) sull'accordo tra gli enti locali interessati, può provocare la revoca.

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