Pisapia cerca 350 milioni (nelle tasche dei milanesi)

(...) Il centrodestra è riuscito a portare comunque in aula Pisapia, e ovviamente nella relazione evita accuratamente di ipotizzare stangate, meglio presentare il conto ai cittadini post-voto. Sul clima di incertezza per discutere già nel dettaglio del Bilanci di previsione 2013, insiste, pesano le scelte del futuro governo. «A chiunque vincerà chiederemo la deroga al Patto di stabilità per le opere Expo», circa 370 milioni la quota che il Comune dovrà versare nelle casse della società di gestione nel 2013. Altro motivo di incertezza appunto, «le promesse in corso su restituzione dell'Imu», l'impatto sui conti di Palazzo Marino si saprà solo dopo il voto, in caso di vittoria del centrodestra.
Anticipa alcune linee guida per recuperare i 350 milioni. «Sobrietà, fin da ora la giunta si sta limitando alle spese obbligatorie». Ma soprattutto «valorizzazione del patrimonio immobiliare», dalla «cessione di beni ad un migliore utilizzo», vedi la Galleria dove «a breve contiamo di arrivare a 30 milioni di affitti all'anno». Anche se gli affitti d'oro rischiano di far diventare il Salotto sempre meno popular. Parla anche di «analisi del patrimonio finanziario», ma anche qui nessun riferimento all'affaire Sea che procura molti mal di pancia a sinistra. Anche nel 2013 «ci impegneremo a non sforare il Patto», a qualunque costo, e «nei prossimi anni il deficit non potrà più essere coperto dalle entrate straordinarie, continuiamo in questo percorso». Pisapia anticipa «una maggiore attenzione alle modalità di erogazione dei servizi», più «controlli su Isee e aautocertificazioni, maggiore lotta all'evasione fiscale». Ma oltre che sul Patto di stabilità, «con il nuovo governo sarà necessario fare un confronto anche duro sulla necessità di rivedere il trattamento contabile delle città metropolitane, le cui difficoltà di bilancio sono dovute anche alla necessita di farsi carico di una serie di costi per chi viene in città quotidianamente per lavoro, turismo o altre necessità». Milano «ha un milione e 300mila abitanti ma i suoi costi e investimenti sono rivolti a una popolazione superiore del 50%». I city users lombardi, che ogni giorno contribuiscono anche all'indotto della città.
Una relazione che il centrodestra, in primis il capogruppo del Pdl Carlo Masseroli, definisce «deludente». Linee guida che ribadisce il consigliere di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato, «di fatto non dicono nulla, Pisapia fa il “piangina“ ma tace sul futuro dell'Imu, di Sea, dell'aliquota Tares per non turbare il clima elettorale» e «non c'è nessuna parola selle opere, del resto anche nel 2012 ha investito solo 12 milioni di euro, una cifra inferiore alle manutenzioni delle strade, altro che Milano dell'Expo».

Attacca il capogruppo leghista Alessandro Morelli: «Nessun mea culpa alle famiglie e aziende colpite dalle tasse e 350 milioni in meno per il 2013. Pisapia è pronto a tassare nuovamente mentre c'è l'opportunità di tenere il 75% delle tasse sul territorio, l'impegno di Maroni se diventerà governatore della Lombardia».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica