Pisapia in gita a Expo La Regione lo striglia: «Ritardi su M5 e strade»

Il prolungamento della linea lilla è appeso a un filo e l'assessore Sorte avverte: «C'è il rischio di disagi» Ma il Comune assicura: «Pronta per l'inaugurazione»

Non dev'essere proprio piaciuta in Regione la gita di Pasquetta organizzata a Rho-Pero con il commissario Expo Giuseppe Sala a guidare l'auto su cui son saliti il sindaco Giuliano Pisapia e la moglie tra i padiglioni ancora piuttosto incompleti. Nessuna reazione ufficiale del governatore Roberto Maroni, ma qualcuno a lui vicino racconta della sua irritazione per non essere stato invitato, anche se nei suoi due anni a capo della Regione ha dimostrato parecchio impegno (probabilmente più di Pisapia) nei momenti anche più complicati. L'innesco della miccia tocca allora all'assessore alle Infrastrutture Alessandro Sorte che dopo aver letto le dichiarazioni da Istituto Luce di Pisapia al termine del tour, ha manifestato tutta «la preoccupazione per le opere incompiute che sono sotto la responsabilità del Comune».

«Sia ben chiaro - spiega Sorte - che ci sarà tutta la collaborazione necessaria affinché le infrastrutture in capo al Comune siano disponibili al più presto». Ma questo non toglie che di fronte ai toni trionfalistici di Pisapia, la Regione non rinunci a sottolineare che «il mancato completamento dei collaudi della M5 è destinato a procurare disagi». Aggiungendo che «l'altro nodo da sciogliere riguarda la strada Zara-Expo che sarà ultimata solo durante l'estate. Un ritardo che rischia di compromettere il collegamento veloce delle navette che fanno la spola tra i parcheggi e uno dei più importanti ingressi dell'Expo». Di qui l'impegno a convocare a nei prossimi giorni il Sottotavolo Infrastrutture. «Dalla Regione che ricordo aver già completato tutte le opere di sua competenza - la conclusione di Sorte -, c'è la massima disponibilità. Ma l'auspicio è che con la sua visita, il sindaco Pisapia abbia toccato con mano i problemi viabilistici ancora aperti e che sono sua responsabilità». Rallentamenti «da imputare al Comune» e che per Sorte «si trascinano ormai da mesi». E il fatto che «ci siano opere infrastrutturali ancora non pronte, non può non essere causa di grande preoccupazione».

Piccata la replica di Palazzo Marino. «Il contributo maggiore che Regione Lombardia può dare - ha detto l'assessore Pierfrancesco Maran - è evitare polemiche e soprattutto nuovi scandali». Non solo. «Eventualmente - prosegue - potrebbe anche inviare un telegramma di ringraziamento ai cento tra ingegneri, architetti e geometri di Metropolitana milanese che sono stati chiamati a supporto dei lavori sul sito Expo e sul Padiglione Italia». Elencando piuttosto le «opere incompiute» da addebitare a Palazzo Lombardia, «spiegando ai lombardi i ritardi nella realizzazione della Rho-Monza». Mentre, assicura Maran, «la M5 sarà inaugurata con l'inizio di Expo».

Seppur non sotto la diretta responsabilità del Comune, è stato lo stesso Pisapia a termine della vista di ieri a non poter negare che Palazzo Italia, una delle strutture più in ritardo, «forse non sarà tutto finito,

anche se già il primo maggio ci sarà la possibilità di visitare i suoi spazi espositivi». Un concetto che sembra poter valere un po' per tutta l'Expo, i cui ritardi saranno abilmente camuffati in attesa della fine dei lavori.

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