Pisapia, incertezza su tutto E i sondaggi colano a picco

La sinistra si sta avvitando fra inerzia amministrativa e impopolarità. Secondo la rilevazione di Panorama il 61% dei milanesi è insoddisfatto

Pisapia, incertezza su tutto E i sondaggi colano a picco

Sei milanesi su 10 sono insoddisfatti dell'amministrazione comunale di Milano. Certo, non sono tempi facili per chi governa (da Roma al più piccolo dei Comuni) ma i campanelli d'allarme sono tanti, e risuonano da Palazzo Marino alle stanze dei partiti: Giuliano Pisapia non convince. Delude. E le decisioni recenti testimoniano, e insieme accentuano, questo stato di difficoltà.

L'ultima conferma arriva dai risultati del sondaggio pubblicato sul numero di «Panorama» in edicola. La rilevazione è stata condotta a novembre-dicembre e affidata a «Euromedia Research» (che ha intervistato 800 elettori milanesi) emerge un giudizio marcatamente negativo sulla giunta che governa Milano, con il 61% dei cittadini complessivamente non soddisfatti, fra poco (35%) e per nulla (26%). Pochissimi i milanesi che si dichiarano molto soddisfatti, il 2%, mentre abbastanza soddisfatto è poco più di un elettore su tre (il 36% circa).

Due le preoccupazioni maggiori, per chi a sinistra sa leggere politicamente i numeri. Non tanto la sonora bocciatura degli elettori che si dichiarano appartenenti al fronte opposto, quanto la freddezza dell'area Pd (quasi un elettore su due si dichiara complessivamente insoddisfatto, il 45,4%) e l'ostilità dei cosiddetti «grillini», che per il 75% non amano gli attuali inquilini del Palazzo. Praticamente, gli unici pienamente soddisfatti sono i (non molti, a dire il vero) seguaci di Nichi Vendola e compagni (tra le fila di Sel il voto è ampiamente positivo per l'82,4%).

Sembra essersi innescato, insomma, il classico avvitamento fra impopolarità politica e inerzia amministrativa. Un circolo vizioso letale per una giunta. Non si risolvono i problemi, l'immagine pubblica si appanna, l'appannamento rende ancor più difficoltosa l'attività amministrativa e si perdono consensi e sostegni. Le incertezze recenti sono un segnale di debolezza. E l'amletica attesa sulla ricandidatura, nonostante l'impazienza dei partiti, segnala la consapevolezza di questa fragilità. L'indecisione, poi, è stata assunta come linea un po' su tutto. La sicurezza: «Non bisogna abbassare la guardia ma non è il caso di essere eccessivamente preoccupati» dice il sindaco. Il primo maggio: «Pieno rispetto per una decisione pienamente legittima però una ulteriore riflessione credo sia utile».

La sinistra milanese non si mostra troppo preoccupata. Ostenta certezze. Il consigliere comunale Pd Alessandro Giungi, in realtà non proprio centralissimo nelle dinamiche del partito, sottolinea che «l'attuale maggioranza a Milano ha un ottimo sindaco». Un fedelissimo di Pisapia come Mirko Mazzali sfodera certezze: «Il miglior sondaggio - dice - è quello che avviene quando il sindaco gira per i quartieri, partecipa ad iniziative, va a mangiare nelle scuole e dimostra che la città è molto migliorata in questi anni».

L'opposizione invece, comincia a fregarsi le mani.

Anche perché il pessimo sondaggio di oggi, inoltre, arriva dopo lo scivolone del voto on line sul sito del Corriere, quando dovette intervenire il «soccorso rosso» per riequilibrare un risultato che si profilava come disastroso.

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