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Pisapia perde (volentieri) tre assessori

Fa quasi sorridere il tentativo del sindaco di vendere la «merce». Non si sapesse che dietro le quinte ha fatto l'impossibile per togliersi dalle scatole in giunta l'assessore alla Casa Lucia Castellano, che non avrebbe corrisposto alle sue aspettative, e tantomeno i vicesindaco Maria Grazia Guida, ci sarebbe da credergli. «Milano perde ma guadagna» ovvero «perde tre assessori ma guadagna tanto perchè avremmo tre punti di riferimento nei gangli vitali del Paese». Giuliano Pisapia così dava ieri, nella cornice del ristorante Tombon de San Marc, la benedizione finale all'ex assessore al Bilancio Bruno Tabacci, capolista alla Camera per il Centro Democratico, alla Castellano che è capolista di Ambrosoli presidente in Lombardia, incoraggiata dalla sinistra che ne ha gradito l'operato soft contro abusivi e centri sociali, gli sgomberi dell'era Moratti sono un ricordo. E un supporto alla Guida, in lista al Senato nel partitino di Tabacci, suo malgrado perchè avrebbe voluto giocarsela come candidata del Pd e così invece rischia di rimanere con un pugno di mosche.

Pisapia dalla prossima settimana potrà concentrarsi di nuovo sul rimpasto e rimpiazzare quelle che ieri ha definito «un esempio di buona politica». Li ha ringraziati per aver accettato di dimettersi prima di aprire la campagna, una regola chiara che il sindaco aveva fissato a gennaio: «Non hanno un “paracadute“ è anche questo un segnale di sobrietà».

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