Pisapia s'impasta sul rimpasto

Il sindaco prende un'altra pausa di riflessione sul rimpasto. Viaggio a Londra, invitato dalla London School of economics e dalla Camera di commercio italo-inglese per parlare di Expo. «Prima di riformare la squadra giusta voglio anche vedere cosa emerge da Londra a proposito del 2015» spiega. Chiamasi: arrampicarsi sui vetri. Comunque, «ogni scelta sarà fatta non prima della fine della prossima settimana». Con il tempo che ci sta mettendo a formare la giunta, Pisapia sembra messo peggio di Bersani a Roma. Ed è tutto dire. Prima di partire ha almeno voluto mettere un punto fermo: l'esperienza di Davide Corritore come direttore generale è conclusa. In questo momento ha ribadito «sto pensando innanzitutto al dg, sto valutando i curricula che sono numerosissimi» ben 184 «e ci sono delle eccellenze». La futura squadra «ruoterà attorno al direttore generale». E quale sarà il futuro di Corritore? Di lui si parlò prima come successore di Tabacci al Bilancio ma questa ipotesi sembra scartata, mentre salgono le azioni della Pd Balzani.

Poi se ne parlò come sottosegretario per Expo, ma con l'aria che tira a Roma la partita si è complicata. A lui potrebbe andare il ruolo di coordinatore per le Partecipate che il sindaco vuol creare. Un posto che era pensato per Modiano, il «signor Pollastrini» in lizza per il cda Sea.

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