Cronaca locale

La polizia torna in via Gola. Via per la seconda volta il trapper di Capodanno

Fu tra gli assalitori dei pompieri a dicembre. Allontanato insieme ad altri 4 nordafricani

La polizia torna  in via Gola. Via per la seconda volta il trapper di Capodanno

Persone, ma soprattutto ringhiosi pitbull. «In questi quartieri questo tipo di cane, soprattutto se allevato in un certo modo, rappresenta una sorta di status symbol, tanto per far sapere agli altri chi potrebbero avere la brillante idea di mettersi contro. E poi mentre noi entriamo nei loro appartamenti per perquisire e controllare, mandando avanti un pitbull i proprietari prendono tempo qualora debbano nascondere dosi di droga o comunque disfarsi di qualcosa di compromettente».

Marco Calì, dirigente della squadra mobile di Milano, parla dei quattro appartamenti occupati abusivamente e sgomberati ieri mattina al primo, secondo e terzo piano di via Gola 27. Si tratta del terzo blitz in questa zona difficile dal Ticinise partiti il 16 gennaio e dopo i fatti il raid della notte di Capodanno, quando un nutrito gruppo di ragazzi - tutti residenti abusivi con le loro famiglie delle case popolari tra via Gola e via Pichi, via Borsi e via Segantini - prese d'assalto i vigili del fuoco provando a impedire che spegnessero un incendio. Gli interventi in questo quadrilatero di strade dove in alcuni stabili oltre la metà degli appartamenti sono occupati abusivamente, rientrano nel piano predisposto dalla prefettura che prevede entro la fine di quest'anno o al massimo l'inizio del 2021 lo sgombero di tutti gli irregolari e la riqualificazione degli edifici Aler.

Uno degli alloggi sgomberati ieri mattina era nel frattempo nuovamente occupato da un trapper di 24 anni del gruppo Gola's Locos, un ragazzo in passato già allontanato dalla stessa abitazione. Nonostante fosse stato sigillato l'ingresso, il giovane- cittadino italiano ma figlio di genitori tunisini - era riuscito a rientrare assieme alla madre e alla sorella passando da una finestra. In casa gli hanno trovato anche uno spinello che gli è costato la segnalazione in prefettura.

Negli altri tre alloggi sgomberati c'erano rispettivamente due marocchini, un tunisino e un algerino. Erano tutti senza documenti, ma non nascondevano stupefacenti.

«Devono capire che se escono da questi appartamenti perché li abbiamo sgomberati, non tornano più» ha concluso Calì in riferimento al caso del trapper allontanato per la seconda volta dallo stesso alloggio e considerato uno dei «protagonisti» dei fatti del 31 dicembre scorso.

«Operazioni come queste sono necessarie per tutelare la legalità e la sicurezza - fa sapere il capogruppo di Forza Italia in Regione Gianluca Comazzi -. Sfrattare i tanti occupanti abusivi è il primo passo per tutelare i diritti dei milanesi». E conclude: «Dal Comune di Milano ci aspettiamo un cambio di passo».

«Chi per anni ha pensato chevia Gola potesse essere zona franca - sottolinea l'assessore regionale alle Politiche sociali Stefano Bolognini -, e mi riferisco non solo agli spacciatori e ai malviventi vari, ma anche al centro sociale, sappia che non sarà più così. Regione Lombardia e Aler chiederanno in ogni sede che la legalità in via Gola venga ripristinata»

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