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Polvere bianca dal metrò: ecco il quartiere avvelenato

La sostanza esce dal cantiere della linea 4 e si deposita sulla strada I residenti: "La respiriamo ogni giorno, temiamo per la nostra salute"

Polvere bianca dal metrò: ecco il quartiere avvelenato

Pare neve. Ma neve non è. È polvere, bianca, a chili, per niente salutare, lungo la via Pannonia alla periferia est di Milano. È la polvere che arriva dal cantiere della metropolitana 4 che di giorno viene spazzata via da una macchinetta spazzastrade e di notte invece si rideposita sulla strada. La denuncia arriva da Emanuele Breveglieri, un insegnante, anzi animatore scientifico teatrale. L'altra sera, mercoledì, come del resto tutte le sere, è sceso col cane per la tradizionale passeggiata e si è trovato di fronte a un paesaggio che ha dell'incredibile. Ha scattato una foto, quella che vedete pubblicata qui a fianco. Non era la prima volta che si trovava di fronte alla strada imbiancata dalla polvere e non sarebbe stata neppure l'ultima. Ha scattato e ha inviato a più persone. Non ultimo anche all'assessore al Traffico Maran - con un post sulla sua bacheca di Facebook - perché «quando si era presentato in Valvassori Peroni aveva promesso che per il cantiere avevano messo in atto tutte le attenzioni...», racconta Breveglieri.

La foto ha scatenato un vero polverone. Breveglieri è stato persino accusato di averla ritoccata. «Per fortuna ce l'ho ancora sul cellulare», ha commentato. «Il problema è che non vengono utilizzati i nebulizzatori come invece dovrebbero fare - spiega - col risultato che la polvere, sottile insidiosa da mesi si infila nei polmoni dei bambini che vanno a scuola, nei polmoni degli abitanti del quartiere, nei polmoni delle persone che transitano attraverso questa parte di città». In questa zona ci sono 5 scuole in cento metri, dalla materna alle medie. E spiega che quella polvere viene dal «cantiere per la realizzazione della metropolitana 4. Un cantiere selvaggio, senza controllo che sfora di continuo gli orari di lavoro. Siamo arrivati a sentirlo funzionare sino alle 2 di notte quando invece dovrebbe chiudere alle 21». Più volte gli abitanti della zona hanno segnalato i disagi, ma senza alcun riscontro. Di giorno passa una macchinetta spazzastrada privata, non del Comune, che pulisce la via ma di notte torna tutto così com'è nella foto». E ancora: «Quel cantiere ha devastato l'unica superficie a verde un po' consistente che c'era in zona, il “Pratone”. Un cantiere che è stato imposto alla popolazione senza possibilità di replica e oltretutto inutile perché non ci sono i fondi neanche per iniziare l'opera e, se anche arrivassero, non verrà mai completata per l'Expo che era tra l'altro invece il motivo per cui era nata». Resta il fatto che tutta quella polvere che di giorno non si vede la notte torna a depositarsi. In zona c'è stato subito il tam tam preoccupato. Perché se la linea blu in costruzione per Expo non ci sarà «rimarranno invece i buchi ai nostri polmoni - denuncia - al terreno per un'opera nata morta». Il Comune ieri ha avviato le verifiche e convocato le imprese. Ha poi comunicato che la polvere proviene da un cantiere privato di via Masotto, che ora sarà sottoposto a controlli.

«Dagli accertamenti effettuati dal Nucleo Ambientale della Polizia locale sono stati riscontrati mancati adempimenti di azioni previste nel monitoraggio ambientale nel cantiere M4, che non provvede ad adeguato lavaggio dei mezzi pesanti prima dell'uscita dal cantiere, come previsto».

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