«Entro dieci giorni i lavori saranno ultimati», aveva cortesemente fatto sapere l'assessore Piefrancesco Maran il 14 luglio, quando il Giornale aveva raccontato la strana storia del ponte ciclopedonale di via Sulmona, al Corvetto, abbandonato al degrado prima ancora dell'inaugurazione. Ed effettivamente qualcosa è successo: quantomeno, sono state rimosse le transenne arancioni che impedivano l'accesso al ponte. La passerella, insomma, è conclusa e pronta all'uso. Ma adesso arriva la vera sorpresa: il ponte si ferma a metà. La rampa per i pedoni, le bici e i passeggini arriva fino al culmine della salita, sopra i binari della ferrovia di Porta Romana. E lì finisce, a sette metri dal suolo. Per tornare a terra, l'unica possibilità sono ascensori e scale. Oppure girarsi e tornare indietro verso il Corvetto.
L'effetto ricorda un po' quello dei ponti delle autostrade del sud lasciati a metà, con il viadotto sospeso nel vuoto. La differenza è che qui invece i lavori sono stati terminati, come dimostra la balaustra imbiancata di fresco. E d'altronde il ponte figurava l'altro ieri nel comunicato di Palazzo Marino che ne festeggiava l'ultimazione insieme ad altri tre ponti analoghi, segnali della ritrovata sensibilità municipale alle esigenze delle biciclette e della mobilità sostenibile: «Il Comune di Milano ha aperto anche la passerella ciclopedonale che collega le vie Toffetti/Sulmona e la via Varsavia scavalcando la linea ferroviaria Milano Rogoredo-Milano Porta Romana. Quest'opera, realizzata da Metropolitana Milanese, è costituita da una struttura reticolare in metallo lunga 76 metri, larga 6 metri e mezzo di cui 4 per le bici, e alta circa 6,40 metri», recita il comunicato comunale. Scritto evidentemente da qualcuno che non si è preso la briga di fare una gita fino a via Sulmona: dove avrebbe scoperto che il ponte è in realtà un mezzo ponte.
E sì che l'idea era brillante: se il ponte fosse stato realizzato per davvero, avrebbe collegato il Corvetto e l'intero asse di corso Lodi (dove è in corso di ultimazione la pista ciclabile) con il grande polmone verde del parco Alessandrini. Si sarebbe trattato, insomma, della versione ecologica dell'operazione viabilistica realizzata con il tunnel che da via Sulmona sbuca all'Ortomercato, alleggerendo sensibilmente il peso del traffico a motore sull'asse viale Puglie-piazzale Cuoco. I lavori per il tunnel e per la passerella erano partiti in contemporanea. Il tunnel è stato ultimato per primo, e - ciò che più conta - sbuca effettivamente in via Varsavia. Il ponte per le biciclette ha viaggiato a ritmi più blandi. E, soprattutto, si è fermato a mezza strada.
Colpa dei progettisti originari o di chi lo ha materialmente realizzato? L'unica cosa sicura è che, così com'è, il ponte ha una funzione difficilmente interpretabile.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.