Roghi dolosi in tutto il Paese, nelle zone boschive, nelle foreste, nei parchi. E domenica sera l'inimmaginabile, ovvero anche in un condominio. Non si sa ancora chi possa aver avuto il coraggio di appiccare il fuoco in una struttura abitata, ma che ci sia la regia di uno o più piromani all'origine dell'incendio scoppiato intorno alle 20.30 in uno stabile popolare gestito da MM a Ponte Lambro, in via Rilke 6, lo hanno lasciato intuire quasi subito durante il loro intervento i vigili del fuoco, lo ha ripetuto ieri la polizia di stato, mentre chi ha avuto la sventura di trovarsi sul posto, ovvero le persone coinvolte, pur senza puntare il dito contro qualcuno in particolare, pare non avesse dubbi sin dall'inizio. In queste ore lo stabile, evacuato, si trova sotto sequestro per permettere ai pompieri di svolgere i loro controlli, ma tra le 38 persone allontanate da casa, solo una famiglia ha chiesto l'intervento della protezione civile per trovare riparo in albergo.
Intanto, dopo i primi accertamenti, i vigili del fuoco hanno rinvenuto tracce di vapori di liquido infiammabile sul pavimento del piano rialzato accanto a due sedie a rotelle elettriche abbandonate lì da circa un mese dopo la morte del loro proprietario. Mentre venivano spente le fiamme la polizia locale ha sorpreso nei dintorni del palazzo di via Rilke un uomo con le mani ustionate, che ha spiegato però di aver aiutato durante le operazioni di evacuazione. Una versione dei fatti che ha convinto, tant'è che il tizio in questione è stato lasciato andare.
Diciotto - tra le 34 visitate sul posto - le persone finite in ospedale, ma nessuno fortunatamente è grave: 14 sono state portate dai sanitari dell'Azienda regionale emergenza urgenza (Areu) in ospedale in codice verde e 4 in giallo, e altre 16 sono state visitate nel punto triage creato appositamente sul posto. Tra i ricoverati, ma fortunatamente in buone condizioni, ci sono anche sei bambini: tre sono finiti al Fatebenefratelli - hanno 7, 5 e 3 anni - e altri tre - uno di un anno e due di 4 - all'ospedale di Melegnano.
Qualche ora prima, verso le 13.
30 in via Airaghi (Quinto Romano) era andato in fiamme un capannone in un'area industriale, nel quale erano accumulati detriti da demolizione. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco che hanno spento l'incendio anche l'Arpa che ha appurato che non ci fossero vapori nocivi. Le cause del rogo in questo caso sarebbero senza dubbio accidentali.
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