Ladri arraffatutto. Capaci di svuotare a una velocità impressionante e in una manciata di secondi interi scaffali di profumerie, di portare via centinaia di scatole di fragranze e creme scaraventandole con le mani nei sacchi come birilli da bowling. Talmente «voraci» da rubare, quasi sicuramente senza nemmeno rendersene conto, lo smoking indossato dall'attore Daniel Craig nel 2015 nel film della saga di 007 Spectre e il giubbotto di pelle di Harrison Ford in Blade Runner (1982). Capita quando si prendono di mira solo e rigorosamente negozi di alta gamma, come la boutique di abbigliamento maschile della famiglia Malenotti «Matchless», nella centralissima via Cerva, che certi costumi di scena, certi pezzi, li espone per creare vetrine di culto e far sognare i clienti. Comunque finora sono sedici i colpi attribuiti dalla polizia tra l'aprile 2017 e il febbraio 2018 (15 a Milano e uno a Legnano) alla banda capeggiata dal veterano milanese Walter Bonafini, 67 anni e composta da sette uomini, tutti tra i trenta e i sessant'anni (oltre all'italiano, tre cileni, un peruviano e un argentino, ma un altro sudamericano è ricercato) finita in carcere grazie agli investigatori della sezione Antirapine della squadra mobile guidati dal dirigente Marco Calì, dal procuratore aggiunto Laura Pedio Nel mirino questi ladri selettivi avevano solo prestigiose boutique, profumerie, negozi di ottica e di telefonia che, a conti fatti, hanno fruttato almeno 800mila euro di bottino. I loro assalti erano notturni, preceduti da minuziosi sopralluoghi e da una serie di accessi abusivi ai sistemi di allarme, «pane quotidiano» del genio Bonafini che in un box, ad Arluno, aveva un vero e proprio laboratorio di fabbricazione di chiavi a doppia mappa, retaggio di una vita da ladro esperto. Altro personaggio singolare della banda è il peruviano Luis Sanchez Chavez, un 29enne arrestato anche grazie a un tatuaggio a forma di pistola sul fianco destro. Un suo complice faceva invece i sopralluoghi accompagnato da un barboncino bianco, un cane immortalato dalle telecamere.
Dopo furti da 3-400mila euro di profumi, come quello alla «Mabel» di via Pisani nel marzo 2018, i sette progettavano di piombare su Firenze dove avevano preso di mira la zona di Ponte Vecchio. Intanto a Milano, prima dell'arresto, pensavano a come agire.
Sai perché mi piace? - spiega il cileno Christian Sanchez Pavez a Bonafini, parlando di una oreficeria - I proprietari abitano sopra, ma possiamo guardarel il fine settimana. O non ti piace? Ha del metallo. Controllerò se la tizia lascia la cassa aperta»
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