Hanno approfittato del corteo di solidarietà per Maurizio Ferrari, arrestato per gli incidenti in Valsusa e rinchiuso a Cuneo, per malmenare e rapinare un'automobilista di 40 anni. E ieri, a distanza di sei mesi, per tre anarchici milanesi sono scattati i provvedimenti del magistrato: uno è finito agli arresti domiciliari, agli altri due è stato imposto l'obbligo di dimora. Un quarto anarchico piemontese invece è finito direttamente in galera.
I tre giovani individuati fanno parte del centro sociale Boccaccio di Monza e il 14 luglio dell'anno scorso erano andati a Cuneo per manifestare la loro vicinanza agli antagonisti arrestati in seguito alle violente manifestazioni contro la linea da alta velocità. Tra questi anche Ferrari, 67 anni, un ex brigatista che, liberato nel 2004 dopo 30 anni di carcere, si era unito ai gruppi più estremisti attivi a Milano con i quali partecipò agli scontri in Valsusa e il 26 gennaio 2012 finì nuovamente dietro le sbarre. «La vittima - questa la ricostruzione - si trovava casualmente in auto, nei pressi della stazione ferroviaria di Cuneo, dove erano presenti circa 150 manifestanti legati all'area antagonista che poco prima aveva effettuato un corteo No-Tav». La donna «è stata circondata da alcuni manifestanti che si sono seduti sul cofano dell'autovettura, mentre altri hanno aperto le portiere portando via la borsa e alcune buste con acquisti effettuati poco prima». La vittima, dopo essersi opposta alle aggressioni, «è stata insultata, strattonata e colpita in volto». L'indagine della Digos di Cuneo, attraverso un'analisi del materiale video e foto acquisito, ha permesso di individuare i responsabili.
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