Chiara CampoConserverà la poltrona di mister Expo fino al 31 gennaio, un mese più del previsto (glielo ha chiesto il cda ed è stato ben lieto di accettare) ma ora Giuseppe Sala punta dritto a quella di Palazzo Marino. Niente più tentennamenti, chiuso il bilancio pre-consuntivo della società che ha gestito il 2015, può scendere in campo per le primarie, senza aspettare oltre per non sprecare quel vantaggio in popolarità rispetto al vicesindaco Francesca Balzani, sponsorizzata da Pisapia e ufficialmente in campagna da quattro giorni, e all'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino che raccoglie firme dal 12 dicembre (ed è in campo da luglio). Candidati minori il socialista Roberto Caputo e il civico Antonio Iannetta. Il manager quindi si butta nel match delle primari: da domani banchetti sparsi in città, da piazza Piemonte a V Giornate (è nato anche il comitato «Milanesi x Sala», che ha organizzato i primi turni e tramite Facebook chiama a raccolta i volontari) e «debutto» ufficiale in grande stile Sala al teatro Franco Parenti, un «brindisi» con i supporter. La mattina parlerà a microfono aperto a Radio Popolare. Finora la sinistra ha potuto congelare commenti e prese di posizione. Ma la candidatura di Sala non è più solo un'ipotesi, e Sel dovrà decidere se rimanere dentro le primarie, col rischio di sostenerlo alle Comunali in caso di vittoria ai gazebo, o aspettare il risultato, tenendosi aperta la possibilità di schierarsi alle «secondarie» con il candidato che rappresenti Sinistra Italiana, Rifondazione e Possibile di Pippo Civati. Ieri alle 21 si è riunita la segreteria provinciale di Sel, la linea che prevaleva a tarda sera era di rinviare ogni decisione almeno al 12 gennaio, la scadenza della raccolta firme. Sperando che nel frattempo Balzani e Majorino trovino l'accordo su un ticket e solo il vicesindaco ufficializzi la corsa. «Non mi rassegno» ha ribadito ieri il capogruppo si Sel Mirko Mazzali. Scintille anche nel movimento arancione. L'assessore Franco D'Alfonso ieri al Corriere della Sera si è schierato per Sala e ha affossato la Balzani («era con sindaco e giunta, ora solo con l'ex assessore Boeri»). La presidente del Movimento Milano Civica, Lucia Castellano (pro vicesindaco) ha emesso un duro comunicato: «Mi è davvero incomprensibile che tutto venga ridotto a personalismi e contrapposizioni tra Boeri e la giunta in carica. Il civismo milanese è una realtà plurale che non si identifica certo nell'opinione di un suo singolo esponente. E forse sarebbe ora, come ha detto il sindaco Pisapia, di guardare ai programmi più che ai nomi». Peraltro «abbiamo deciso di lasciare libertà di voto a tutti i nostri aderenti».
Anche la coordinatrice provinciale di Sel Anita Pirovano tuona contro D'Alfonso: «Il civismo non merita una fine così ingloriosa». E il senatore Pd Franco Mirabelli, si schiera per Sala e dichiara che dopo il no di Rifondazione in Consiglio sugli ex scali Fs «la coalizione che vinse nel 2011 non esiste più. E Sel decida cosa fare».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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