Il primo impianto nell'88, poi l'impennata di richieste

Una pratica introdotta di recente. Eppure, già la più diffusa. È la cremazione, che lo scorso anno è stata scelta quasi da due milanesi su tre. Sono i numeri che comunica Palazzo Marino, spiegando che si tratta di «un dato che acquista ancora più significato se si pensa che il primo impianto crematorio di Lambrate (nella foto) è stato inaugurato nel 1988, consentendo così una nuova opzione accanto a quelle tradizionali dell'inumazione (sepolture nella terra) e della tumulazione nei loculi o nelle tombe di famiglia».
«Offrire l'opportunità della cremazione - spiegano ancora dal Comune - significa ampliare la sfera delle scelte personali che, in questo caso, sono particolarmente delicate in quanto si tratta di quelle ultime». «Milano si conferma all'avanguardia nel dare una risposta alle nuove sensibilità che emergono nella società», spiga l'assessore comunale ai Servizi civivi Daniela Benelli.
I numeri indicano con evidenza la crescita del fenomeno. Nel 2001, su un totale di 11mila e 676 funerali celebrati in città, le cremazioni erano già 4mila e 864, ma erano superate da 5mila e 546 inumazioni, mentre le tumulazioni si fermavano a mille e 266. Ma già nel 2004 è stata registrata un'inversione di tendenza: le cremazioni, infatti, sono diventate 5mila e 342 contro 4mila e 867 inumazioni e 424 tumulazioni. Poi, negli anni seguenti, la forbice si è allargata: nel 2011 a Milano ci sono state 7mila e 90 cremazioni, 2mila e 972 inumazioni e mille e 47 tumulazioni.
Il servizio funebre della cremazione viene effettuato nel cimitero di Lambrate che è dotato di cinque impianti. Una volta raccolte le ceneri, spetta poi ai familiari eseguire le ultime volontà del defunto o, in mancanza di queste, decidere dove depositare l'urna. Esiste la possibilità di seguirela via classica, ovvero di collocarla in una celletta o in una tomba o edicola di famiglia, seguendo così lo stesso iter della tumulazione. Nel 2011, la destinazione prevalente delle ceneri è stata proprio la celletta (ha riguardato il 61,9% dei casi). Un'altra possibilità è la dispersione delle ceneri in apposite aree realizzate nei cimiteri o in natura. Per questo scopo esiste il Giardino delle Rimembranze, che si trova sempre a Lambrate: nel 2011 questa soluzione è stata scelta «solo» nel 2% dei casi. Alla famiglia è consentita anche la dispersione in natura delle ceneri, ma solo dopo aver ricevuto l'autorizzazione dell'ufficiale di stato civile del Comune, e su espressa volontà del defunto. Si tratta di un'opportunità che lo scorso anno ha riguardato l'1,1% dei casi. L'ultima opzione, scelta dal 14,2% delle persone, consiste nella custodia dell'urna nella casa dei familiari.


Per quanto riguarda la spesa, infine, la cremazione dei cittadini residenti nel comune di Milano costa 262 euro. Se poi si decide di collocare l'urna nel loculo o nella celletta, occorre aggiungere i costi previsti da Palazzo Marino per accedere a questi servizi.

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