Privilegi sindacali, «guerra» in Atm

I tranvieri raccolgono 2mila firme per togliere ai sindacalisti permessi e turni ridotti durante Expo

Privilegi sindacali, «guerra» in Atm

Se lavorassero i sindacalisti, in Atm non servirebbero gli straordinari. Anzi, non sarebbe nemmeno necessario assumere nuovo personale. E per ottenere che durante i sei mesi di Expo anche loro tornino a darsi da fare, sono state raccolte quasi 2mila firme, con cui si chiede all'azienda la sospensione dei privilegi sindacali. All'indomani delle feroci polemiche per lo sciopero del 28 aprile, i Cub dicono la loro verità: «Paradossalmente l'apporto che 132 delegati sindacali possono dare è maggiore di quello delle assunzioni – hanno spiegato Claudio Signore e Massimiliano Battipaglia – devono lavorare come noi, avere i riposi a scalare come tutti in modo tale che il sacrificio sia distribuito su tutti, non che lo fanno fare a noi in modo da conservare i privilegi».

La lista di quanto non funziona parte proprio dai riposi: i delegati sindacali hanno le domeniche sempre libere, mentre i normali lavoratori solo 8 sulle 17 su cui è incardinato il contratto. Non solo: secondo i Cub i loro colleghi dei sindacati maggiori hanno altri privilegi come i turni più corti, i permessi e in molti casi l'esenzione totale dalla guida. Isnsomma, una piccola casta.

«Il giorno tanto atteso si avvicina». Così recitava l'invito scritto in corsivo blu ma postato sui social. Audace passato e estremo presente convivono nella tradizione del Gran Ballo delle debuttanti, l'altra sera alla caserma Teuliè. Illuminata con luci al tricolore, la facciata bianca, rossa e verde, la caserma ha accolto le ragazze, per tradizione dai 16 ai 19 anni, in frusciante lungo candido per il debutto in società. I cadetti della Teuliè hanno accompagnato sulla regale passerella, addobbata con un white carpet, emozionate damigelle, per i primi passi in questo valzer che risale all'impero austriaco, e che ha come icona una principessa Sissi in decolletè candido e argento.

Le fiabe godono di un gran ritorno, dal cinema alla letteratura. Discoteche, movide e rock non hanno mai cancellato l'elegante atmosfera di questa sera fiabesca in cui la donna e l'uomo volteggiano al ritmo di una musica che scorre da anni e anni come Il bel Danubio blu. Portamento, grazia, leggerezza sono parole sconosciute alla gioventù nel quotidiano, ma come per magia rivivono in una notte da «C'era una volta».

Michelangelo Bonessa a pagina 3

Tre milioni di euro, tanto è stato stanziato per il Padiglione Vaticano per Expo. Una cifra che Papa Francesco - critico per le polemiche sui suoi costi continuano a fare discutere - ritiene eccessiva e non in linea con gli obiettivi della Chiesa.

Quaderni, libri scolastici e

fotografie: la mostra «A Scuola con il duce» - ad ingresso libero allestita nell'ex chiesetta del Parco Trotter - da domani al 17 maggio mette in luce i cardini dell'istruizione a scuola italiana durante il ventennio fascista.

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