LA PSICANALISTA Lella Ravasi Bellocchio: «Ma quelle tragedie parlano anche di noi»

L'analista junghiana Lella Ravasi Bellocchio interviene sul tema lanciato dal Franco Parenti: «Tra le figure potenti che muovono il nostro universo sotterraneo c'è Medea, la madre «assassina», quella che per prima viene in mente ogni volta che le notizie di cronaca ci riportano sul luogo di delitti impossibili anche solo da pronunciare. Eppure accade. Si interrogano i vicini, tutto sembrava così normale: all'improvviso è partita con l'auto, si è fermata in un prato, ha addormentato i bambini con un sonnifero, con una tanica di benzina ha dato fuoco alla macchina, è morta con i figli, abbracciata a loro. Medea è , anzitutto, un enigma.

Il rischio di morte sta all'origine della vita, forse solo una donna poteva osare tanto e dirci quello che l'inconscio sa da sempre, o che forse sapeva quando mettere al mondo un figlio era un rischio mortale, quando l'intreccio tra le fantasie di vita e quelle di morte era basato su dati di realtà che stanno nell'inconscio. Distruttività come principio della creazione».

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