Quando la Lega non voleva la medaglia al cardinale TettamanziDopo le proteste tagli alle liste e stop al bilancino politico

Quando la Lega non voleva la medaglia al cardinale TettamanziDopo le proteste tagli alle liste e stop al bilancino politico

Se lo ripromettono, e forse sarebbe ora di passare ai fatti. «Daremo un taglio alla lista». Un consigliere Pdl un mese fa aveva anche suggerito la cura drastica per chiudere gli show che circondano la cerimonia degli Ambrogini d'oro: «Diamone uno solo, lo sceglie il sindaco». Invece anche l'edizione 2012 è stata preceduta e seguita da polemiche. Per arrivare alla rosa dei premiati al Dal Verme ci sono volute più di 5 ore e per evitare l'alba il Pdl ha dovuto ritirare la candidatura del direttore del Giornale Alessandro Sallusti e il Pd quella dell'ex leader Pci Armando Cossutta. Quest'anno il «mercato» a porte chiuse non è bastato, il Teatro venerdì è diventato un tendone da Festa dell'unità, con la Banda degli Ottoni a suonare Bella Ciao davanti al pubblico e rivendicare l'acqua gratis alla Cascina Torchiera occupata abusivamente.
Ambrogini e polemiche, un must. Nel 2011 la Grande Medaglia d'Oro al cardinale Dionigi Tettamanzi fu preceduta dalle proteste della Lega (che aveva battezzato l'ex arcivescovo “un imam“). E il compromesso per premiare il direttore della Casa della carità don Virginio Colmegna, sponsorizzato dal Pd, fu la Medaglia anche alla task force dei vigili incaricata degli sgomberi nei campi rom, proposta dal centrodestra. Nel 2010 divise gli schieramenti il nome dell'ex direttore di Avvenire Dino Boffo, anche se il giorno di Sant'Ambrogio si prese la ribalta l'Inter, che pubblicò sul sito ufficiale il malumore per «la mancanza totale di riconoscimenti dal Comune». Senza i voti della sinistra, nel 2009 venne assegnato l'Ambrogino d'oro a Marina Berlusconi, presidente di Mondadori e Fininvest che garantiscono molti posti di lavoro in Lombardia. Ma quel cognome per i «compagni» era tabù. Sinistra astenuta anche sul premio al nucleo dei vigili autore di blitz contro gli immigrati clandestini sui mezzi pubblici. E la frattura tra e dentro ai partiti trasformò la candidatura di Roberto Saviano alla Medaglia d'oro in uno scontro sulla cittadinanza onoraria sì o no all'autore di Gomorra.


Tema caldo nel 2008 il mancato Ambrogino a Enzo Biagi ad un anno dalla scomparsa, e la Lega contestò platealmente il premio al direttore di famiglia Cristiana don Sciortino: «Fosse per lui si chiamerebbe Famiglia Musulmana». Solo una provocazione, nel 2006, la candidatura dell'imam di Segrate Ali Abu Shwaima, a firma Carroccio: «Grazie alle sue performance apre gli occhi ai milanesi sulla vera realtà dell'Islam».

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