Quando il sindaco diceva: "Occupare è legittima difesa"

In campagna elettorale il sindaco giustificava il fenomeno: "A volte è una necessità"

Quando il sindaco diceva: "Occupare è legittima difesa"

Per un pugno di voti. C'è da ieri un video che si candida a diventare virale. Perché 57 secondi di immagini affidate a Youtube dicono più di cento parole. E smascherano più di mille ipocrisie. Soprattutto quando il protagonista è il sindaco Giuliano Pisapia, così impegnato a scaraventare la croce addosso all'Aler e alla Regione oggi che il bubbone delle occupazioni abusive nelle case popolari è esploso in tutta la sua virulenza, arrivando finalmente nelle prime serate tivù. Il titolo è chiaro: «Pisapia sostiene l'occupazione abusiva delle case». È stato «caricato» il 10 novembre del 2010 e il testo spiega che «Pisapia durante il confronto con gli altri tre candidati alle primarie milanese del centro-sinistra giustifica l'occupazione delle case come atto di legittima difesa in caso di necessità. Sottolinea che l'occupazione è un atto al di fuori della legalità, ma che in casi di necessità diventa un atto di legittima difesa».

Parole che potrebbero sembrare denigratorie, se non fosse che a conferma c'è un audio che lascia ben poco spazio alle interpretazioni. «Il sindaco deve stare dalla parte dei più deboli», l'incipit di Pisapia assolutamente condivisibile. «Ma io dico anche che non si può mettere sullo stesso piano chi occupa le case perché paga il racket della mafia e chi occupa la casa per bisogno perché è sfrattato, perché non può avere la possibilità di arrivare a fine mese e pagare l'affitto». Non solo. «Ci sono alcune situazioni che pur illegalmente dal punto di vista formale però rientrano pienamente in quella, scusate se uso il termine giuridico, è vera e proprio legittima difesa». Grande applauso. «Finché le istituzioni, finché non viene data la casa a tutti, a chi ne ha bisogno, chi ne ha bisogno veramente ha diritto anche di occupare una casa». Poi, per alleggerire la coscienza e magari ricordandosi di essere uomo di codici, aggiunge un «chiaramente non togliendola agli altri».

Se non fosse che la gestione dell'Aler è stata messa in crisi proprio dalla voragine di bilancio dovuta ai mancati affitti. E ora chi non ha la casa, lo deve a chi l'ha occupata e a chi non l'ha pagata. Anche per «legittima difesa».

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