Quelle critiche ingiuste dei collettivi alla nuova Beic

(...) culturale avanzata, che ha una valenza collettiva. Contrapporvisi che senso ha? Le caratteristiche specifiche della nuova biblioteca digitale, insieme con circa 3000 volumi già in rete, sono visibili e consultabili al sito www.beic.it, dove l'intero progetto viene ampiamente illustrato. I primi riscontri da parte degli utenti sono davvero molto positivi: per la varietà, la qualità culturale e la completezza dei records messi in rete. L'afflusso di pubblico alla presentazione del 30 novembre e i calorosi commenti raccolti in tale occasione ne danno conferma. Quanto alla Biblioteca in muratura, che dovrebbe venire costruita nell'area dello scalo Porta Vittoria a ciò destinata dal Comune, sembra - il Sindaco Pisapia si sta adoperando per questo - che sia possibile ottenere dal Ministero per le Infrastrutture un finanziamento che consentirà di realizzare un edificio di minori dimensioni rispetto al progetto originario, ma adeguato a raggiungere lo scopo fondamentale della Biblioteca europea: dotare finalmente Milano e l'Italia, che finora ne sono privi a differenza degli altri Paesi avanzati, di una moderna struttura bibliotecaria multimediale a libero accesso, destinata alla pubblica lettura e contemporaneamente anche alla ricerca interdisciplinare. La struttura potrà venire utilizzata da migliaia di lettori di ogni età. E' tra l'altro prevista una destinazione a verde pubblico di una parte significativa dell'area. Avverrebbe così una riscrittura urbanistica che andrebbe a riqualificare nel modo più degno l'intero quartiere.
In attesa di questi sviluppi sperati, la Fondazione Beic proseguirà nella realizzazione delle proprie collezioni digitali, secondo il programma annunciato. Circa 7000 altre opere sono già prossime a venir pubblicate sul sito Beic, in collaborazione con le Università milanesi e con numerosi altri istituti di cultura. Le due componenti della Biblioteca europea di Milano, quella fisica e quella digitale, sono pensate come complementari.

Tutte le esperienze straniere confermano che un luogo di aggregazione e di pubblica lettura ha e manterrà una funzione insostituibile, anche dopo l'avvento dell'era digitale. Ma la Beic digitale ha una sua autonomia, che le permette di servire un vastissimo pubblico di lettori anche indipendentemente dalla costruzione del nuovo edificio.
*Presidente Fondazione BEIC