È stato grazie agli investigatori della squadra mobile che si è arrivati ai tre autori della rapina del 4 aprile scorso alla gioielleria di corso Vercelli. Gli arrestati sono tre pregiudicati napoletani di 22, 24 e 34 anni già riconosciuti come autori della rapina da 68mila euro all'ufficio postale di via San Gimignano del 9 giugno scorso e finiti in manette pochi giorni dopo quel colpo. Il bottino della rapina in gioielleria era stato di 22 orologi (molti i Rolex) per un valore totale di 220mila euro. La polizia ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare per rapina in carcere lo scorso 2 ottobre al termine di un'indagine che si è avvalsa di tabulati telefonici, ma soprattutto dell'analisi di immagini di telecamere, in particolare quella di un furgone portavalori parcheggiato vivcino alla gioielleria.
Durante il colpo uno dei tre era entrato nella gioielleria in giacca e cravatta con una maschera in lattice e una parrucca, gli altri due lo avevano erano poi raggiunto con casco integrale, le armi usate erano state una pistola e due martelletti con cui erano state infrante le vetrine dove erano custoditi gli orologi. L'imminente arrivo della polizia li aveva fatti fuggire su due scooter, uno era stato poi localizzato in via D'Alviano dove era rimasto parcheggiato fino a quando i tre avevano commesso la rapina di via San Gimignano.
Il bottino in corso Vercelli era stato speso in parte nei giorni successivi: uno dei balordi aveva acquistato un'Audi A1 e due scooter, un altro si era sposato con una cerimonia in grande stile invitando anche i due complici. In casa dei tre la polizia ha trovato vestiti e scarpe usati durante le rapine.
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