Record di cremazioni in città: l'80 per cento

La media nazionale è del 30. «Una scelta per risparmiare, il fenomeno è in crescita»

Tra sedi di impresa, sedi secondarie e unità locali, sono quasi 5mila le attività coinvolte nel settore funerario in Lombardia, su oltre 34mila in Italia, il 14% del totale secondo un'elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati registro imprese al 2018. Un comparto, che varia dalla vendita di fiori ai servizi specializzati, che cresce del 2 per cento in cinque anni in regione e dell'1,4 per cento in Italia. Si parla di quasi 3mila attività lombarde di commercio al dettaglio di fiori, tra stabile e ambulante, su oltre 21mila in Italia, 1.558 imprese di pompe funebri su 11mila a livello nazionale e 320 attività nel commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali su 2.411 nazionali.

Milano è la prima città in Lombardia in regione con 1.500 attività (+13,9 per cento in cinque anni) e terza nel Paese dopo Roma (2.161, +9,7 per cento) e Napoli (1.551). A livello regionale viene poi Brescia, che con 668 attività è settima in Italia per numero di attività nel settore, seguita da Bergamo con 536 e Varese con 456. Tra 2013 e 2018, dopo Milano che è prima per crescita in Lombardia, è la provincia di Monza Brianza a registrare l'andamento migliore, con una crescita del 10,4 per cento.

Come da tradizione, «il fiore più acquistato per questa ricorrenza è il crisantemo con un prezzo che, a seconda della varietà e della lunghezza, varia tra i 2 e i 5 euro» spiega Roberto Rossi presidente dell'Associazione dettaglianti fiori e piante aderente a Confcommercio Milano. Secondo la qualità, il prezzo di un mazzo di crisantemi, può variare dai 10 ai 15 euro.

Per quanto riguarda il settore funerario aumentano vertiginosamente le cremazioni, anche perché la deducibilità fiscale delle esequie resta risibile. L'ultima finanziaria, per altro, non aiuta le famiglie concedendo la possibilità di detrarre solo i l 19 per cento sulle spese per le onoranze funebri.

Il record delle cremazioni si registra a Milano dove ormai l'80 per cento dei defunti viene incenerito. In occasione della festività di Ognissanti, Estreme Conseguenze, testata on line diretta da William Beccaro, fa il punto sul «mercato» delle onoranze funebri. «A Milano ormai l'80 per cento dei defunti viene cremato. È una tendenza in atto in tutta Italia, soprattutto al Nord, ma in netta espansione ovunque. Il dato nazionale delle cremazioni è intorno al 30 per cento ma gli indicatori stimano una crescita esponenziale nei prossimi anni» spiega la testata. In crescita anche le case funerarieche ammontano a più di 300 in tutto il Paese.

Manca ancora una normativa nazionale che impedisca l'«accaparramento» di clienti nelle stanze mortuarie o negli obitori da parte di operatori disonesti, mentre Lazio e Sicilia sono le uniche regioni sprovviste di una normativa che impedisca agli ospedali di affidare ai privati la gestione delle camere mortuarie.

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