Alla Reggia o in piazza Monza ha la sua Biennale

Una maratona di mostre alle serre della Villa Reale e nelle gallerie. Coinvolte le accademie

Francesca Amè

Dieci accademie, trenta artisti: fino al 6 di gennaio Monza torna a parlare il linguaggio del contemporaneo. La nuova edizone della Biennale di Monza è partita e ancora una volta è l'Orangerie della Reggia del capoluogo brianzolo il fulcro dell'evento, nato per dare visibilità ai talenti emergenti del sistema dell'arte. La cosiddetta Biennale delle Accademie quest'anno coinvolge dieci istituzioni - la Carrara di Bergamo, Belle Arti di Bologna, Firenze, Genova, l'Aquila, Ravenna, Torino, Venezia oltre alle due grandi Accademie milanesi: Brera e la NABA - che si sono adoperate per selezionare i loro virgulti più promettenti: tre i nomi di artisti che ogni ente poteva segnalare, trenta dunque le firme, giovani ma capaci, che stanno occupando con quadri, sculture e videoarte gli spazi dell'Orangerie. L'idea alla base di una Biennale come questa è di facilitare il rapporto tra gli artisti di domani (ancora in formazione e in crescita) con il mondo fuori: ci sono gli artlovers, gli appassionati, ma anche professionalità come i critici, curatori e direttori di musei in grado di far svoltare una carriera. Ci sono poi il mercato e quindi le gallerie e i collezionisti: tutte realtà con cui chi sceglie di fare dell'arte una professione deve imparare a confrontarsi. L'occasione è ghiotta: la Biennale di Monza e le scelte passate lo testimoniano è pronta a intercettare queste nuove energie creative e a offrire loro un palcoscenico, grazie al gran lavoro svolto dai tutor, uno per ogni accademia. Tra gli artisti esposti, segnaliamo Anna Barberi, Raffaele Greco e Antonio Perticara selezionati da Mauro Folci, docente alle Belle Arti di Brera, e Andrea Bocca, Andrea Noviello ed Agnese Smaldone della NABA, seguiti dal docente di scultura Andrea Sala. La Biennale di Monza non si presenza tuttavia solo come un saggio di bravura di studenti capaci, ma come interessante occasione per pomuovere l'arte contemporanea nel circuito cittadino: novità di questa edizione è infatti «Biennale OFF», con un ricco programma di perfoemance e installazioni (www.biennalemonzaiit).

Daniele Astrologo Abadal, responsabile scientifico della manifestazione, spiega: «Questa Biennale è sì un modo per restare aggiornati sulle ultime novità linguistiche dell'arte contemporanea ma anche per riscoprire e rileggere gli angoli, i luoghi più o meno noti della città».

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