Alberto Giannoni
Scintille a sinistra sulle candidature per le Regionali. Il tavolo per un accordo ampio è saltato e ora si profila la possibilità di una candidatura concorrente rispetto a quella di Giorgio Gori, una candidatura di «sinistra-sinistra» che metterebbe in seria difficoltà il sindaco di Bergamo, messo in pista dal Pd per un compito improbo, soprattutto dopo l'esito del referendum sull'autonomia.
Il sindaco di Milano, Beppe Sala cerca di stanare i bersaniani di Mdp, ma il Movimento dei democratici e progressisti - nato dalla scissione del Pd - risponde per le rime e rimanda le responsabilità del mancato accordo nel campo dei democratici. «Siamo fuori dal tavolo - ha spiegato nei giorni scorsi il leader milanese di Mdp, il consigliere regionale Onorio Rosati - lavoriamo alla costruzione di una lista elettorale a sinistra del centro-sinistra, insieme a Sinistra italiana e Possibile. Nei prossimi mesi decideremo se presentare un nostro candidato alternativo a Gori e a Roberto Maroni».
Una traiettoria, quella del cartello rosso, che impensierisce non poco il Pd, Gori e i suoi sostenitori. Tanto che ieri anche Sala ha voluto dire la sua: «Non ho nessun dubbio sul fatto che Gori sia il candidato migliore per il centrosinistra» ha detto il sindaco a margine della cerimonia al Famedio del cimitero monumentale. Sala si è augurato che a sostenere la corsa di Gori ci sia anche Mdp: «Vediamo cosa farà Mdp - ha detto - e se avrà la volontà di mettersi in gioco. Mi auguro che diano il loro contributo perché Maroni è forte, ma Gori è un candidato che può essere riconosciuto come novità - e questo agli elettori piace - perché non è inesperto, quindi non penso che abbia poche possibilità». Per Sala, insomma, a oggi il governatore Maroni è «ancora il favorito», ma Gori «ha cinque mesi per ribaltare la situazione».
«Sala conosce benissimo le motivazioni che hanno impedito che si arrivasse a un accordo, tra le quali c'è la questione della data» ha replicato Rosati.
«Se invece di continuare a invocare la fretta, si fosse lavorato fin da subito per trovare una soluzione condivisa da tutti, non saremmo in questa situazione. La volontà di Mdp era fin da subito di mettersi in gioco» ha concluso il consigliere regionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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