Cristina Bassi
L'eco che arriva al Pirellone dai terribili fatti di Rouen non è solo di cordoglio e dolore. È una reazione politica decisa. «Non c'è un allarme terrorismo, c'è una guerra dichiarata contro l'Occidente e contro i cristiani», ha dichiarato il presidente della Regione Roberto Maroni. Secondo il governatore, «bisogna reagire e non sottovalutare» gli allarmi ed «evitare di dare il segnale che qui si può fare tutto. Anche per questo - ha spiegato - ho dato incarico all'assessore Beccalossi di rivedere la legge sui luoghi di culto che se non sono gestiti bene possono alimentare forme di terrorismo».
E l'assessore al Territorio Viviana Baccalossi ha chiesto con una lettera ai sindaci della Lombardia la mappa delle moschee, dei centri e delle scuole islamiche. «Vi chiedo - scrive Beccalossi -, per quanto in vostro possesso e nell'assoluto rispetto delle competenze nell'ambito dell'ordine pubblico, di conoscere la mappatura dei luoghi di culto, in particolare le moschee, i centri culturali islamici e le scuole coraniche, presenti sul vostro territorio comunale». L'iniziativa deriva appunto dall'incarico affidato all'assessore da Maroni e ha lo scopo, precisa Beccalossi, «di coordinare e monitorare le azioni mirate a rendere ancor più sicuri i nostri cittadini, partendo da ulteriori verifiche sulla legge regionale per la realizzazione di nuovi luoghi di culto. L'ennesimo gravissimo episodio accaduto in Francia indica chiaramente che siamo ben oltre l'emergenza. Con la richiesta inoltrata ai sindaci desideriamo valutare al meglio la possibilità di intervenire con eventuali provvedimenti legislativi di competenza regionale atti a regolamentare questa materia e per sviluppare un'ulteriore forma di collaborazione con i sindaci sulla sicurezza urbana ai quali, in linea con quanto segnò il decreto 269 del dicembre 2010 dell'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni, vogliamo fornire ulteriori strumenti a favore della pubblica sicurezza dei loro cittadini».
Il presidente della Regione ha inoltre lanciato un appello a Papa Francesco. «Padre Jacques Hamel, parroco di 86 anni - ha scritto sul proprio profilo Facebook - è stato orribilmente sgozzato, come un animale, da due terroristi islamisti nella sua chiesa in Francia. Padre Jacques è un martire della fede. Una preghiera per lui, ma una richiesta a Papa Francesco: proclami subito santo padre Jacques». Sempre riguardo all'attentato di Rouen l'assessore alla Sicurezza e Immigrazione Simona Bordonali ha dichiarato che «Regione Lombardia, per quanto di nostra competenza, adotterà ogni misura per contrastare l'Islam radicale. Ciò che è successo oggi (ieri, ndr) - ha continuato Bordonali - testimonia come sia in atto una guerra di religione. Affrontarla con immobilismo ci farà uscire sconfitti. I terroristi islamici questa volta hanno scelto di attaccare una chiesa simbolo religioso e culturale della nostra civiltà. Non possiamo abituarci ad assistere a stragi, a contare i morti e a vivere nella paura. Marce per la pace, gessetti colorati e bugie sulla depressione e le malattie mentali dei terroristi non servono più. Ora è tempo di agire. Per evitare di avere nuovi terroristi di seconda e terza generazione - ha concluso l'assessore - bisogna iniziare a non far arrivare immigrati di prima generazione, controllando in modo scrupoloso tutti gli islamici che sono già presenti». Intanto ieri il Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio per le vittime dei recenti attentati terroristici in Francia e Germania.
«Una tragica contabilità che si aggiorna di settimana in settimana», ha dichiarato il presidente Raffaele Cattaneo, che ha anche ricordato i morti lombardi dell'attacco di Nizza. L'assemblea ha inoltre commemorato Angelo Chiesa, partigiano ed ex consigliere del Pci recentemente scomparso, e ricordato che da lunedì sera Palazzo Pirelli è illuminato con la scritta «Verità per Regeni».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.