Regione e Comune cercano l'accordo sul «palinsesto» culturale del 2015

Un incontro per siglare la tregua quello che è andato in scena ieri pomeriggio tra l'assessore alla Cultura Filippo del Corno e l'ex predecessore e ambasciatore Expo 2015 per le Belle Arti della Regione Lombardia Vittorio Sgarbi. Dopo le polemiche degli scorsi mesi, ieri i due protagonisti del cartellone dell'Expo diffuso si sono visti per trovare punti di contatto e inaugurare la collaborazione istituzionale. «Non esistono divisioni tra Comune Regione o altro - commenta Sgarbi a ribadire le sue posizioni e la bontà dei suoi annunci - è tutto Stato».

Molti i punti di intersezione tra il palinsesto di Expo in Città già in fieri , e il programma proposto da Vittorio Sgarbi e sposato da Ragione Lombardia: comune sarà lo sforzo per estendere gli orari di visita, fino a notte fonda, per Il Cenacolo e la Pietà Rondanini esposta al Castello. Si è condivisa la necessità di uno sforzo congiunto per un'edizione straordinaria del Festival MiTo.

Lavori in corso per la mostra sull'identità italiana a palazzo Reale e per un omaggio alla grande architettura del Novecento al Pirellone. Via libera alla realizzazione del padiglione Stendhal a Palazzo Moriggia, mentre l'Arengario potrebbe ospitare una grande retrospettiva sul Futurismo, raccogliendo le opere conservate nei depositi comunali e quelle delle collezione Jucker.

Palazzo Litta, nelle intenzioni di Sgarbi, potrebbe fare da cornice alla collezione di famiglia, la collezione Cavallini Sgarbi o la collezione Terruzzi. Tra le idee lo spostamento de Il Quarto stato di Pellizza da Volpedo nella sala delle Cariatidi di Palazzo Reale.

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