Ci sarebbe un impegno (o almeno la promessa) di un secondo tempo del rimpasto dopo le elezioni europee dietro l'arrendevolezza con cui Forza Italia ha accettato le due nuove poltrone, una da assessore e una da sottosegretario, concesse da Maroni agli «alfaniani». Declassando in più l'azzurro Maurizio Del Tenno da assessore a sottosegretario. Un ulteriore valzer a cui il governatore sarà costretto oltre che dalle pressioni dei consiglieri azzurri, anche dai malesseri in aula dei leghisti e addirittura da quelli della Lista Maroni. E così la trattativa con i colonnelli fi Mariastella Gelmini e Giovanni Toti, dovrebbe prevedere per ora solo una tregua armata in vista del voto. Per poi riaprire il vaso di Pandora con la scusa delle riforme Delrio, della campagna elettorale per il sindaco di Milano e dell'incarico lasciato libero dal leghista Dario Galli. Un patto già stretto che prevederebbe la promozione di Maurizio Sala ad assessore Expo, più un altro assessorato con cui il Carroccio potrebbe ricompensare qualche «trombato» alle europee e giunta che salirebbe da 14 a 16.
In più in ballo ci sarebbe il posto di qualche assessore politicamente più debole (sia in FI che nella Lega) da sostituire con un «ribelle» convinto per il momento a ritirare la minaccia di Aventino, mentre all'Ncd andrebbe un altro posto da sottosegretario per Carlo Malvezzi. Per la Lista Maroni in campo i nomi del professor Stefano Bruno Galli, Daniela Maroni e Carolina Toia. Mentre nella Lega c'è Angelo Ciocca che farà il solito botto di preferenze alle europee.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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