Nicolamaria Senese, direttore generale della Regione e braccio destro di Roberto Formigoni, ha parlato ai magistrati romani della vendita alla regione Lombardia del Nerviano medical science. E in sostanza ha detto che lui e il presidente della Regione, Roberto Formigoni, sono state vittime di una truffa, da parte dei dirigenti dell'Idi (l'Istituto dermopatico dell'Immacolata) o di chi ha consegnato alla regione Lombardia conti e bilanci sbagliati ed omissivi. A scriverlo è Il Messaggero.
«Ci presentarono una situazione economica che non era quella effettiva, non ho curato i dettagli ma sono certo che non sapevamo di andare incontro ad un disastro economico», ha detto in sostanza Senese al magistrato. In pratica, un atto di accusa verso chi ha lavorato alla vendita di Nerviano e anche se al momento nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati, la procura di Roma indaga per truffa aggravata. A questo punto a rischiare di essere coinvolti sono anche i vertici della Congregazione dei figli dell'Immacolata concezione, proprietaria dell'Istituto dermopatico che vendette il Nerviano medical science alla Regione.
Senese è stato ascoltato martedì scorso per tre ore come persona informata sui fatti dal pm Michele Nardi, che indaga proprio sulla vendita alla regione Lombardia del Nerviano medical science. E proprio al pm Senese ha assicurato che né lui né il presidente della Regione, Roberto Formigoni, erano a conoscenza della reale situazione contabile del centro di ricerca, a causa del quale si parla di un danno erariale di circa 330 milioni di euro.
L'acquisto del Nerviano Medical Science da parte della Regione Lombardia è avvenuto nel 2011, attraverso la Fondazione regionale per la ricerca biomedica. Tra gli obiettivi dell'operazione il salvataggio di numerosi posti di lavoro in quel momento in serio pericolo. In realtà, le cose sono andate in altro modo e il centro si è rivelato un buco nero.
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