L'incontro è stato tenuto sotto traccia fino all'ultimo, per evitare un'altra figuraccia a Beppe Sala. Martedì era stato lanciato e poi annullato un evento pubblico con Matteo Renzi al Barrio's di don Gino Rigoldi, alla Barona. Ma ieri la (breve) passerella elettorale con il premier è riuscita. Renzi è arrivato intorno alle 15 al Salone del Mobile a Rho, come da programma. Ha parlato sul palco e dopo aver partecipato alla premiazione dei giovani designer, ha lasciato il padiglione abbracciato al candidato del Pd che sta crollando nei sondaggi. Dopo la foto-opportunity al Salone hanno lasciato insieme la fiera in auto diretti all'aeroporto di Malpensa. Anche qui, stretta di mano e caloroso abbraccio a bordo pista e davanti ai fotografi. Lungo il tragitto il segretario avrebbe suggerito a Sala di concentrarsi su alcuni temi specifici su cui battere fino al voto, e la passerella di ieri dovrebbe aprire una serie. Per risollevare i sondaggi Renzi dobrebbe tornare più volte nelle prossime settimane a Milano, un impegno diretto nella campagna che pensava di poter limitare solo alle ultime due settimane pre-urne. Anche Sala in tv solo una settimana fa spiegava che fino a metà maggio avrebbe voluto dare il suo «timbro alla campagna, parlando dei contenuti senza buttarla in politica, poi venga pure Renzi». Ma l'accelerata è stata quasi imposta dal Pd al segretario, il ritiro di Corrado Passera per allearsi a Stefano Parisi ha rafforzato lo sfidante del centrodestra e messo in allarme i dem. Secondo le ultime rilevazioni peraltro Parisi sarebbe praticamente a un punto dall'ex commissario, segno che la sua popolarità è in crescita mentre l'effetto Expo su quella del commissario starebbe ormai sfumando. Dalla chiusura sono passato del resto ormai cinque mesi. Renzi sul palco ha provato a riaccendere l'entusiasmo (anche su Sala): «Milano non solo ha vinto la scommessa di Expo, ma prendendo per mano il paese ha portato gli italiani a credere nel nostro futuro. Lo scorso anno alla vigilia dell'Esposizione c'erano tante facce grigie che dicevano chissà se ce la faremo. Milano ha portato gli italiani a credere nel nostro futuro».
Il primo
maggio si riaprono alcuni padiglioni per la fase del «fast Expo», ci sarà il concerto della Scala, la riaccensione dell'Albero della vita. Potrebbe essere la prima occasione (o passerella) per giocare sul revival.ChiCa
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