Restauro Il Comune lancia l’appello: uno sponsor per la Galleria

La giunta milanese ha deciso di scrivere la parola fine anche al capitolo della galleria Vittorio Emanuele. Dopo tre anni di ricerca di sponsor, bandi di gara andati deserti, offerte poi ritirate, è arrivato il momento di prendere in mano la situazione. La pavimentazione del salotto buono deve essere restaurata, a costo di mettere mano alle pur esigue casse comunali.
Da riparare i pavimenti rovinati dall'usura sotto le vole di cristallo e dei portici nord e sud di piazza Duomo, le tessere in marmo Bariglio, rosso Verona e bianco del Grappa e quelle in vetro. Un intervento che, secondo i piani, dovrebbe svolgersi di notte su piccole porzioni per volta, per non creare disagio ai passanti, e con passerelle e recinzioni di vetro per permettere ai cittadini di seguire il restauro.
L’assessore ai Lavori pubblici, Bruno Simini ha presentato ieri in giunta un nuovo progetto preliminare per il rifacimento della pavimentazione per un costo complessivo di due milioni di euro. Certo se si facesse avanti uno sponsor sarebbe comunque meglio... «Aspettiamo a vedere se qualche privato mostrerà interesse nel prendersi cura di uno dei gioielli dell’architettura milanese - lancia l’appello Simini - ma se nessuno si farà avanti, ce ne occuperemo noi. Oggi è stato approvato il nuovo progetto, con il disavanzo di bilancio garantiamo la disponibilità dei fondi per restaurare la Galleria a nostre spese».
Il passato insegna, e con la crisi forse non c’è da fare tanto affidamento sui privati: sono stati infatti due i bandi, solo nel 2008, che si sono chiusi con un nulla di fatto.
Il primo aperto il 25 giugno 2008 si era chiuso il 22 luglio senza partecipanti. Stessa sorte per il secondo, pubblicato a ottobre 2008 e chiuso a dicembre con esito nullo.

Il primo progetto era stato approvato dalla giunta il 28 marzo, per una spesa di oltre un milione, a carico del privato a fronte dello sfruttamento di spazi pubblicitari, ma nessuno si è più dimostrato interessato. Ecco allora che la giunta milanese ha deciso di mettere fine al degrado del Salotto buono in tempi brevi.