Ricicleria Amsa tenuta in ostaggio da bande di rom a caccia di rifiuti

La ricicleria presa in ostaggio. Con tutti i suoi dipendenti. Dai propri vicini di casa, ovvero i nomadi dell'accampamento a margine della ferrovia. Siamo in piazzale della Milizie alla ricicleria Amsa, vicino a piazza Napoli per intenderci. La situazione è diventata ingestibile: i nomadi di giorno fermano chiunque sia in fila in auto per accaparrarsi rifiuti preziosi come schede del computer, vecchi cellulari e pc, elettrodomestici, qualsiasi cosa abbia dentro rame o altri metalli o possa essere aggiustato e riutilizzato. Ma se un tempo chiedevano ai cittadini in coda se volevano dare loro qualcosa, ora sono passati alle molestie e al fai da te. Aprono da soli bauli e sportelli delle vetture per prendersi il loro bottino e terrorizzando le persone a bordo.

Non solo, c'è anche chi alla luce del sole entra dall'ingresso principale o scavalcando la recinzione per servirsi direttamente dai grandi contenitori dei materiali, come se fossero al supermercato. Dopo aver smontato i vari dispositivi abbandonano per terra nel piazzale ciò che non serve. Davanti agli sguardi sgomenti dei dipendenti, che hanno paura.

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