Il ricorso di Sel prova a togliere un consigliere ad Ambrosoli

Una riunione «carbonara», nel sottoscala dell'Arci Bellezza. Domenica sono arrivati nella palestra che è stata anche set di «Rocco e i suoi fratelli» un centinaio di esponenti di Pd e Sel, delusi del voto e della piega che sta prendendo a Roma. Il deputato Pd Emanuele Fiano ha fatto un lungo intervento. Presenti tra gli altri gli assessori Maran E Bisconti della giunta Pisapia, tutto il gruppo di Se in Comune (Quartieri, Mazzali e Gibillini), i consiglieri Pd Monguzzi, Bocci, Ghezzi, il neo-deputato Sel Farina e la ex capogruppo del partito in Regione Chiara Cremonesi, rimasta fuori con il simbolo dal nuovo consiglio. Una doccia fredda. E la prima novità è che potrebbe fare ricorso. «Per appellarci dobbiamo attendere la proclamazione degli eletti, che non è ancora avvenuta, ma stiamo valutando, secondo i legali ci sarebbero almeno due elementi». Uno più tecnico (sulla ripartizione dei «resti») potrebbe costare un seggio al Pd. Il secondo - Ambrosoli che ha diritto a un seggio come più votato tra i presidenti sconfitti ha «potrebbe essere già rappresentato in aula dalla sua lista», quindi se lui ha deciso di rimanere a fare opposizione costruttiva al neo-governatore Roberto Maroni, potrebbe farlo togliendo uno dei 4 seggi assegnati alla sua lista civica (uscirebbe l'ultimo degli eletti). C'è tempo.

Alla riunione trionfa la rottamazione, anche dei volti civici che - Ambrosoli docet - hanno già perso appeal. Molte critiche a Bersani. Monguzzi tra i più accesi ha chiesto un rinnovamento dal vertice al segretario regionale fino ai comitati.

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