Elezioni politiche 2022

Rischio "cappotto" a Milano. E Sala fa l'appello per il Pd

Il sindaco alla festa dell'Unità: "Votate anche per me". Ma dice no a slogan e alla campagna su antifascismo

Rischio "cappotto" a Milano. E Sala fa l'appello per il Pd

«Non ho dubbi, voterò Pd, è il mio partito di riferimento» anche se «non ho la tessera e magari non la prenderò mai». Il centrosinistra arranca e Beppe Sala scende in campo e ci mette la faccia perché sa perfettamente che un flop su Milano sarà - volente o nolente - un giudizio anche sulla sua amministrazione. E «il giorno dopo», rimarca, «inizia la campagna per le Regionali». Quindi, fatta scivolare nel dimenticatoio l'adesione a Europa Verde e «scaricato» l'ex M5S Luigi Di Maio (che nei sondaggi quando va bene arriva all'1%) il sindaco ieri si è riposizionato con una doppietta a favore del Pd: in mattinata l'incontro a Palazzo Marino con il segretario Enrico Letta e alle 18.30 è salito sul palco della festa dell'Unità con Carlo Cottarelli, capolista al Senato a Milano e ancora papabile per la corsa del 2023 in Lombardia. A margine della festa non conferma e non esclude: «Ora sono concentrato sul Senato, quando verrà il momento forse ci penserò se diventerà un'ipotesi concreta».

Con chi gli chiedeva se avesse chiesto anche a Sala di candidarsi in Regione Letta invece ha risposto con una battuta: «Ho una tale stima per lui che sarò al suo fianco e lo appoggerò in tutto quello che vorrà fare, volesse anche essere il primo astronauta milanese ad andare su Marte». Intanto in Sala ha ritrovato un testimonial per la campagna (tutta in salita) per le Politiche del 25 settembre. «Non è la mia campagna, l'ho fatta l'anno scorso (per le Comunali), sono elezioni al 90% per il Paese ma non nascondiamoci che il risultato su Milano sarà importante anche per confermare il nostro consenso e per le Regionali» conferma il sindaco, che al pubblico in platea chiede di votare Pd, «fatelo anche per me».

Quella sui collegi uninominali a Milano non è una battaglia persa, dobbiamo provarci».Anche se non smette di punzecchiare i ai dem (segretario compreso). E quindi segnala «anche le cose che vorrei diverse». Non trova pienamente azzeccata (per usare un eufemismo) la campagna rosso-nero «Scegli» lanciata da Letta, «la contrapposizione serve anche ai nostri per fare squadra - premette - ma bisogna avere il coraggio di parlare a tutti, senza svilire il nostro credo, o il recinto si restringe».

E dunque: meno campagna sull'antifascismo o sui diritti e qualche messaggio forte su sviluppo, opere o sul «diritto alla sicurezza perchè non è meno importante dei diritti gay. E forse non si ha il diritto di dire quella è roba mia». Il Pd dovrebbe camuffarsi da centrodestra insomma. A sinistra, insiste, «non dobbiamo vergognarci di parlare di sviluppo». Facile a dirsi, ma nell'alleanza c'è chi come Fratoianni e Bonelli boccia grandi opere e vorrebbe abolire pure i jet privati. «Provo un fastidio enorme quando influencer e vip si fanno fotografare a bordo ma da qui a vietarli..». Al prossimo «o alla prossima presidente del Consiglio», non cita Giorgia Meloni ma è sottinteso, da sindaco chiederà «impegni sul trasporto pubblico e un nuovo piano casa».

Fotopportunity dopo l'incontro in Comune. Letta dice di aver messo a punto con Sala «una serie di idee per l'ultima fase della campagna, sono molto grato per quello che sta facendo per la città, l'Italia e il centrosinistra. L'ho voluto ringraziare anche pubblicamente per la vicinanza soprattutto in queste ultime settimane di campagna e prendere spunto su una serie di cose importanti che stanno avvenendo per una Milano del futuro verde, tecnologica, attrattiva». Sala ricambia: «Darò il mio contributo. E quello che stiamo facendo a Milano è difficile ma non impossibile da replicare». Letta riscopre il «modello Milano» anche se non ha candidato neanche un esponente della giunta Sala nelle liste del Pd. L'assessore Pierfrancesco Maran ha espresso pubblicamente la delusione.

Ieri è arrivato a Palazzo Marino per la giunta qualche minuto dopo che Letta aveva lasciato piazza Scala («non ci siamo incrociati» ha detto). Durante la tappa a PizzAut, la pizzeria in cui lavorano ragazzi autistici a Cassina de'Pecchi, Letta annuncia un grande evento elettorale in Lombardia domenica 18 settembre, con tutti i sindaci di centrosinistra (dovrebbe partecipare anche Sala), probabilmente a Monza dove alle ultime Comunali il Pd ha battuto il centrodestra.

É lo stesso giorno del raduno leghista a Pontida, anche se Letta prova a sostenere che «non è l'anti-Pontida».

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