Rischio flop. E ora il Pd fa primarie aperte

Si avvicina la data delle primarie di centrosinistra per scegliere il candidato presidente della Regione. Il voto è previsto per sabato 15 dicembre, ma i timori che l'elettorato diserti le urne crescono. Così gli organizzatori ipotizzano di allungare i tempi, aprendo i seggi anche venerdì 14 dicembre nel pomeriggio.
Al primo turno delle primarie nazionali (quelle per il candidato premier , poi vinte da Bersani) avevano votato 440mila persone, al ballottaggio la cifra era scesa a quota 398mila. ma le previsioni per sabato prossimo non sono così ottimistiche, anche se è in ballo la piena legittimazione del candidato Umberto Ambrosoli (sempre che sia lui ad aggiudicarsi la partita, secondo le previsioni sia dell'ala “bersaniana” che “renziana” del partito). Ma prima ancora di chiudere la partita, la sinistra pensa già a un'altra tornata di primarie, questa volta per scegliere i candidati al Parlamento. La proposta era partita dai renziani, è stata poi adottata dall'ex rottamatore Civati e fatta propria da larga parte del Pd durante la direzione provinciale di lunedì scorso.

Il tema sarà nuovamente all'ordine del giorno della direzione di lunedì 17 dicembre. Molto dipende dalla data del voto e soprattutto dalle indicazioni definitive di Bersani. La data più probabile delle primarie per il Parlamento sarebbe il 13 gennaio.

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