Cronaca locale

"Risentirò Lamorgese". Serviva la Ferragni per svegliare Sala

Dopo l'intervento indignato di Chiara Ferragni, che ha denunciato l'insicurezza di Milano, Beppe Sala sentirà il ministro Lamorgese per nuovi interventi

"Risentirò Lamorgese". Serviva la Ferragni per svegliare Sala sul tema sicurezza

Se anche l'amica dei "compagni" Chiara Ferragni ha alzato la voce sui social, chiedendo a Beppe Sala di intervenire per porre un freno alla violenza dilagante di Milano, vuol dire che la situazione è proprio grave. Da mesi, anni, i milanesi chiedono al sindaco risposte senza mai ottenerle. Davanti alla preoccupazione dei cittadini comuni, Beppe Sala ha negato che la città potesse avere un problema di sicurezza. E tutti i video e le segnalazioni che arrivano dai social sono state derubricate come "percezione". Per la sinistra di Milano, infatti, l'insicurezza della città non è reale ma è amplificata dai social. Ma basterebbe uscire da Palazzo Marino e vivere la città per capire che la metropoli lombarda ha un serio problema e non è solo una percezione. La voce dei cittadini, per quanto sempre più alta e indignata, non è mai arrivata alle orecchie della giunta di Beppe Sala. Ci è voluto l'intervento di Chiara Ferragni, che ha denunciato l'insicurezza di Milano davanti a 30milioni di follower internazionali per smuovere il sindaco.

Intervenuto all'evento Looking for dedicato ai 30 anni di attività di Fondazione Cariplo, a margine dell'incontro, Beppe Sala in merito alle parole dell'imprenditrice digitale inizialmente si è limitato a un commento laconico: "Non condivido quello che dice". Come sia possibile non condividere l'appello di una cittadina preoccupata davanti all'escalation di violenza non è chiaro, ma poi, incalzato dai giornalisti, ha aggiunto: "Capisco che sia un tema delicato e che c'è una sensibilità della città. È un periodo difficile. Nel colloquio quotidiano con i sindaci delle grandi città del mondo, problematiche del genere sono all'ordine del giorno".

Sembra quasi un "mal comune mezzo gaudio" quello espresso dal sindaco di Milano in merito alla bassa sicurezza di Milano. E ci è voluta Chiara Ferragni per spingere Beppe Sala a sollecitare il Viminale all'intervento sulla città: "In questi giorni risentirò il ministro Lamorgese. Non considero la situazione drammatica ma degna di attenzione, cercheremo di rifare il punto sulle forze che arriveranno a Milano". Non erano sufficienti i video che mostrano i borseggi, i pestaggi, le rapine e le azioni delle baby-gang in giro per la città. Non erano sufficienti le denunce dei commercianti che subiscono furti continui e quelle dei semplici cittadini che hanno paura a girare in città, anche a causa delle bande di immigrati che, a causa dell'accoglienza indiscriminata, vivono di espedienti ai margini della società.

È stato l'intervento di Chiara Ferragni dal suo attico di Ciylife a smuovere le acque in una Milano sempre più degradata e lontana dall'immagine di grande città operosa e sicura di un tempo.

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