Non è bastata la ritrattazione a mezzo stampa da parte del principale teste daccusa a convincere la Procura dellinnocenza di Gianluca Rinaldin (nella foto), ex consgliere regionale del Pdl, imputato di corruzione, truffa e finanziamento illecito.
Ieri il pubblico ministero Luca Poniz ha chiesto nella sua requisitoria una pensa severa per lesponente del centrodestra: sei anni di carcere, nonostante le dichiarazioni alla Provincia di Como con cui Giorgio Bin, ex assessore, ammetteva di essersi inventato le accuse che avevano portato in cella il compagno di partito. Invano il legale di Rinaldin, lavvocato Luca Lauri, aveva chiesto che Bin venisse nuovamente interrogato nel corso delludienza preliminare. Il processo è andato avanti per la sua strada e ieri il pm Poniz ha tirato le fila dellaccusa.
Rinaldin era stato arrestato nel febbraio 2008 per concorso in truffa aggravata per ilconseguimento di erogazioni pubbliche, falso, corruzione aggravata e violazione della legge sul finanziamento dei partiti. Secondo le accuse, Rinaldin si sarebbe spartito con Bin una tangente di circa 50mila euro proveniente da un appalto per i lavori di riqualificazione del lido di Menaggio, per il quale la Regione aveva stanziato alla Provincia di Como fondi per 144mila euro nel 2005 e 188mila nel 2006 girati allassociazione Coordinamento Turistico Lago di Como.
Il 20 per cento circa di queste somme sarebbe tornato nelle disponibilità di Bin, mentre Rinaldin avrebbe utilizzato la sua parte per comprare tessere di partito.
Inoltre, secondo la Procura lesponente del Pdl deve rispondere di una presunta truffa da 28mila euro per il rimborso di spese mai effettuate per cui avrebbe presentato documentazione falsa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.