«Le aggressioni per mano di extracomunitari continuano a bordo dei mezzi pubblici. E il sindaco Sala sostiene imperterrito che c'è attenzione sul problema».
Sospira e scuote la testa Riccardo De Corato, assessore a Sicurezza, immigrazione e polizia locale di Regione Lombardia. Venerdì a mezzanotte al Corvetto era toccata a Massimo Matrone, 55 anni, conducente della linea 95 a cui un cileno ubriaco, dopo aver infranto un finestrino dell'autobus, ha tumefatto un occhio sferrandogli un pugno; due sere più tardi, domenica, intorno alle 20, due bande contrapposte - nordafricani da una parte e giovani dell'Europa dell'Est dall'altra - si sono affrontati in una mega rissa (nata pare per contendersi dei posti a sedere) a bordo di un filobus della linea 93, che collega il Corvetto a Lambrate e viceversa. Più di venti persone coinvolte, dileguatesi in un fuggi fuggi generale quando l'autista ha bloccato il mezzo tra via Aselli e via Lomellina e avvertito la centrale dell'Atm, mentre da lontano si sentivano le sirene delle «Volanti» della polizia giungere sul posto. Tutto questo però non ha impedito a un magrebino che non faceva parte dei rissosi ma si trovava a bordo del mezzo pubblico, di inveire nei confronti del conducente perché non aveva fatto ripartire il filobus. Addirittura, non appena la polizia se n'è andata, il nordafricano per protesta contro quel ritardo da lui probabilmente giudicato intollerabile, ha a sua volta impedito alla 93 di ripartire, parandosi davanti al mezzo e sferrando dei pugni sulla carrozzeria. A quel punto una «Volante» è tornata sul posto e lo ha denunciato per interruzione di pubblico servizio.
«La vicenda mi è stata segnalata da due anziani passeggeri - spiega De Corato -. La mia solidarietà, come qualche giorno fa con il signor Matrone, va all'autista che ora, ovviamente, dovrà vivere con la preoccupazione di ritrovarsi nuovamente faccia a faccia con l'aggressore».
«In seguito a questo nuovo episodio, che arriva proprio a ridosso dell'altra aggressione sul bus della linea 95, torno a chiedere ad Atm e a Sala interventi urgenti e risolutivi. - prosegue l'assessore regionale -. A febbraio, in occasione della firma dell'accordo di collaborazione operativa tra il Comune di Milano e l'Azienda trasporti milanesi, si era parlato dell'intensificazione delle attività del Nucleo tutela trasporto pubblico, un'unità specializzata della polizia locale, in collaborazione con gli agenti della Security di Atm».
« Peccato che da allora
di questo nucleo non se ne sia vista nemmeno l'ombra - conclude De Corato - e che, quindi, i mezzi continuino ad essere terra di nessuno, dove la criminalità e la violenza, principalmente straniera, la fanno da padrone».
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