Domenica pomeriggio la lite, in via Bovisasca, alla periferia nord di Milano. Gli schiamazzi e il parapiglia scatenatosi tra due famiglie rom che a pranzo, nell'insediamento abusivo di tende dei giardini di via Litta Modignani, avevano alzato un po' troppo il gomito senza poi più riuscire a contenersi fino a picchiarsi e a rincorrersi lungo la vicina via Bovisasca, aveva richiamato l'attenzione prima dei residenti e poi della polizia. Una volta sul posto, insieme al personale di quattro ambulanze e di fronte a otto donne e due uomini tra i 18 e i 40 anni di cui quattro rimaste contuse (una anche portata al Niguarda), gli agenti delle «Volanti», desiderosi di capire da cosa fosse originata tanta caciara, si erano scontrati con il mutismo più totale in cui i nomadi si erano rifugiati.
Un atteggiamento omertoso che ha giocato contro a questo gruppo di rom (c'è chi parla di una trentina di famiglie, ma si tratta di gente che viene e va e quindi il numero varia) che da tempo bivaccano indisturbati nei giardini di via Litta Modignani in tende e baracche improvvisate, creando degrado a discapito dei residenti. Da un pezzo infatti al presidente del Municipio 9 Giuseppe Lardieri (Forza Italia) arrivano lamentele per la sporcizia e l'incuria dell'area.
È da questa situazione di degrado e stallo che ieri mattina si è giunti a un blitz. La polizia, in particolare gli agenti del commissariato «Comasina», insieme alla Locale e al personale di Amsa, alle 9 hanno fatto irruzione nel parchetto dove in quel momento si trovavano 15 persone che sono state identificate e sgomberate. Quindi l'area è stata bonificata dal degrado dagli operatori di Amsa che l'hanno completamente ripulita e restituita al verde.
Max Bastoni, consigliere regionale e comunale per la Lega, ieri mattina era lì. «Finalmente la polizia ha sgomberato l'accampamento abusivo dei giardini di via Litta Modignani ma su rom, sinti e camminanti il Comune di Milano risulta sempre assente - spiega -. Il problema purtroppo non si risolve con lo sgombero di questi rom di nazionalità rumena ma con un piano straordinario per queste realtà che sono diffuse in tutte Milano. Si tratta di chiudere i campi, espellere i cittadini stranieri che sono un onere in carico al sistema sociale dello Stato, allontanare coi Daspo e trovare una soluzione per i minori costretti dai genitori in condizioni gravemente lesive della loro dignità».
Intanto a Cinisello Balsamonscatta il divieto di sosta e stazionamento per caravan e furgoni, utilizzati spesso come dimora da nomadi, in alcune vie della città: sarà vietato qualsiasi tipo di stazionamento anche occasionale che comporterà, in assenza del proprietario, il sequestro del veicolo.«Un provvedimento che si è reso necessario in assenza di altri strumenti per ribadire con forza che su determinati comportamenti questa Giunta non fa sconti» ha dichiarato il sindaco Giacomo Ghilardi.
«Mentre il sindaco Sala riflette insieme alla sua Giunta per capire se c'è la possibilità, per quanto riguarda i nomadi, di lavorare
bene con un Daspo, può sempre prendere spunto da quanto è stato fatto dal comune nel milanese, per garantire decoro, legalità e sicurezza ai propri cittadini» osserva l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato.
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