Rozza corre con Gori Ma Sala aspetta il voto per il nuovo assessore

Il sindaco terrà le deleghe alla Sicurezza Mini rimpasto, ipotesi Noja o Uguccioni

Rozza corre con Gori Ma Sala aspetta il voto per il nuovo assessore

Adesso è ufficiale, l'assessore comunale alla Sicurezza Carmela Rozza è tra i candidati del Pd in Regione. Nella lista che sarà guidata dal segretario metropolitano Pietro Bussolati spuntano anche 4 nomi di origine straniera (il cingalese Dieng Papa, il senegalese Charles Niranjan Modarage e le italo-tunisine Kaoter El Bouhmi e Nadira Haraigue), confermati i consiglieri uscenti Fabio Pizzul e Carlo Borghetti, ritentano con ill Pirellone Alessandro Giungi e Anna De Censi che non erano stati eletti in Comune e corre in «quota Confcommercio» Alfredo Zini. La direzione metropolitana ha approvato i primi 22 nomi su 26. «Fino al 3 febbraio la lista non è definitiva e non sarà depositata - precisa la Rozza -, quindi decideremo con il sindaco i tempi, ma quando farò solo campagna elettorale ritengo giusto anch'io distinguere i ruoli». Il commento arriva dopo che il sindaco - pubblicata ieri la lista dai dem - ha ribadito quanto annunciato mesi fa: chi si candida deve dimettersi. Anche se Beppe Sala ora ha precisato che «la cosa fondamentale è che rimetta le deleghe, a quel punto deciderò se riassegnarle subito o se tenermele per un pò, visto che poi la campagna elettorale è abbastanza breve e stiamo parlando di un assessorato molto delicato. Ad oggi devo dire onestamente che non abbiamo già una persona giusta per la sostituzione». Il nuovo nome a meno di sorprese arriverà quindi dopo il marzo. Qualcuno lo legge come un possibile paracadute alla Rozza in caso di non elezione (anche se la diretta interessata dice: «Non ipotizzo sconfitte»). Sala ribatte: «Non lo so, per me l'importante è non lasciare l'assessorato scoperto quindi se un assessore si candida ha la mia benedizione e il mio aiuto ma deve restituire le deleghe». Tende a escludere un rimpasto ampio, «vorrei evitarlo, sono contento della squadra e non sono passati neanche due anni. Rischia di diventare un giochino divertente in cui uno sposta un po di caselle ma io sono più per la continuità che per il cambiamento quando non è strettamente necessario». Uscendo solo la Rozza per mantenere l'attuale indice delle quote rosa in giunta dovrà arruolare una donna. Giorni fa sono circolate le ipotesi della delegata alle politiche per la disabilità Lisa Noja, con un'altra delega e il salto di Pierfrancesco Maran dall'Urbanistica alla Sicurezza, o l'ingresso della consigliera Pd Beatrice Uguccioni, ma il sindaco ribadisce che «non ci sono ancora nomi definitivi» e «ci voglio pensare». Al lancio della lista Lombardia Progressista ha vestito i panni del coach di Giorgio Gori, visto che il candidato governatore fa fatica a tenere l'attenzione anche delle platee di sinistra: «Studia molto, il triplo di me, ma ora gli consiglio di concentrarsi su tre temi che sfondino nella testa e nel cuore dei lombardi.

Non sono sicuro che sulla sanità siano convinti che faremo fare un salto di qualità, puntiamo su casa, mobilità, politiche ambientali. É il momento di cercare di essere concreti. Vorrei pensare che certe uscite di Attilio Fontana gli facciano perdere voti ma non sono cosi sicuro, credo facciano indignare più noi che il suo elettorato».

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