Rubano 14mila euro a turista: bosniache nei guai

Quattro giovani donne incinte salite in ascensore con una indonesiana. La Polfer le denuncia

Rubano 14mila euro a turista: bosniache nei guai

Ragazze sveglie, niente da dire. Quattro giovani bosniache - tre 22enni e una di 24 anni - tutte incinte, dall'apparenza amichevole, bonaria, quasi indifesa. Una condotta che "paga", in una situazione come la Centrale di Milano, dove transita mezzo mondo e l'altra metà prima o poi ci passerà.

Così le nomadi hanno messo in atto una loro strategia, praticamente infallibile per chi la sa lunga e riconosce gli spaesati lontano un miglio. Si offrono di accompagnare gli stranieri dall'aspetto facoltoso - e giunti per la prima volta o quasi nel secondo scalo ferroviario d'Italia per grandezza - ai piani superiori, a prendere il taxi. Bersagli preferiti gli orientali e gli arabi, che usano portarsi dietro molto denaro contante. Fingendo così di volerli favorire con i bagagli, indicano l'ascensore di Atm e si offrono di salire tutti insieme, per gentilezza. Il montacarichi all'improvviso, ça va sans dire, accusa qualche problemino e le ragazze cominciano a schiacciare forsennatamente i tasti come per sbloccarlo davanti al turista che le guarda convinte siano «pratiche» di quell'aggeggio. Una recita, ovviamente. Che ottiene però lo scopo desiderato: distrarre lo straniero e sottrargli il portafogli con sostanzioso contenuto.

Le ragazze sono state individuate e denunciate a piede libero in questi giorni dalla squadra di polizia giudiziaria compartimentale della Polfer di Milano che ha sede in Centrale ed è composta da pattuglie in abiti civili che ancora seguono i metodi polizieschi «da strada» e quindi sono ben addestrate a guardarsi intorno. Le hanno bloccate dopo che le quattro hanno messo a segno non proprio il solito colpo, derubando, sempre grazie all'escamotage dell'ascensore,di ben 14mila euro in contanti una 38enne indonesiana, giunta a Milano per lo shopping. Solo una volta salutate le ragazze e giunta al taxi la straniera si è accorta che nel portafoglio- in ascensore posato sulla valigia - non c'era più la piccola fortuna, così ha sporto subito denuncia alla Polfer. Gli agenti hanno guardato i filmati del montacarichi Atm che infatti avevano immortalato il borseggio e le autrici. Bloccate tre giorni dopo in stazione, naturalmente senza più il denaro. Sono responsabili di più colpi? Alla Polfer pensano proprio di sì.

«Si tratta più o meno del medesimo meccanismo che molte di queste ragazze adottano, sempre in stazione Centrale, ma sulle scale mobili - ci spiegano gli investigatori -. Puntano una persona, una le si mette davanti, l'altra si posiziona alle spalle e blocca la scala. A quel punto la complice finge di aiutare il malcapitato con i bagagli e intanto gli sottrae il denaro. Sono vere e proprie batterie di nomadi specializzate: a seconda dell'obiettivo, adottano lo stratagemma più confacente».

«Purtroppo possono essere solo denunciate.

- fa notare l'assessore alla Sicurezza della Regione, Riccardo De Corato -. La Procura di Milano è infatti l'unica in Italia ad aver ideato una circolare che impone di non arrestare le donne incinte. E le bosniache tornano a borseggiare».

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