A meno di trecento giorni dall'apertura di Expo, il vero rischio è dimenticare quella partita fondamentale per Milano e il suo territorio che si giocherà sui terreni di Rho-Pero una volta smantellati i padiglioni. Per questo ora è necessario dare il via libera definitivo alla gara con un bando che dovrà trovare uno «sviluppatore» dell'area da un milione di metri quadrati che non dovrebbe superare i 330 milioni di euro. «Oltre questa cifra sarebbe improponibile per il mercato» ha spiegato Luciano Pilotto, presidente di Arexpo società proprietaria dell'area e partecipata da Regione, Comuni di Milano e Rho, Provincia e Fondazione Fiera. L'assemblea dei soci, in attesa della valutazione dell'Agenzia del territorio sui terreni necessaria a indicare la base d'asta, «si è data appuntamento a venerdì per il benestare definitivo al bando». Tutto è pronto, ha spiegato Pilotti, «e in attesa di inserire la cifra che non dovrebbe essere molto distante da quella indicata nel nostro piano di fattibilità», superiore a 313 milioni di euro. «Potrebbe salire anche a 320-330 milioni, ma non oltre perché diventerebbe improponibile per il mercato». Per i dettagli del bando bisognerà attendere il via libero dell'assemblea, mentre la pubblicazione arriverà a fine luglio.
Per ora rimane «un'ipotesi interessante e importante per lo sviluppo dell'area», la realizzazione di un nuovo stadio del Milan che ha presentato l'unica manifestazione di interesse a marzo firmata dall'amministratore delegato Barbara Berlusconi. «Speriamo che la società possa confermare l'interesse», si augura Pilotti, evidenziando che l'area è «un'opportunità interessante perché è molto accessibile e offre vantaggi dal punto di vista infrastrutturale».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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