All'emergenza energetica il sindaco di Milano, Beppe Sala, pensa di rispondere chiudendo gli uffici comunali il venerdì. «Nella logica dello smart working verrebbe da frazionarne l'utilizzo per mantenere una certa densità di frequentazione degli uffici - ha detto - ma se si vuole risparmiare energia meglio chiudere il venerdì che il mercoledì, perché se chiudi al mercoledì ora che spegni e riaccendi è un problema». Una proposta bocciata sul nascere dal gruppo della Lega a Palazzo Marino: «Sbagliato parlare di Smart working in ottica di risparmio energetico per il Comune - attaccano Alessandro Verri e Deborah Giovanati, capogruppo e vicecapogruppo-. La tutela del lavoratore deve essere al primo posto, riconoscendo un bonus nello stipendio per l'utilizzo della propria utenza elettrica domestica e per la connessione, e dotandolo altresì degli strumenti di lavoro adeguati come pc e telefono. In questo tempo il Comune non ha fornito ai dipendenti neanche questa strumentazione di base. Inoltre, bisogna procedere ad una più rapida digitalizzazione dei servizi».
«Stiamo lavorando con A2a e con il Politecnico -ha aggiunto Sala - per capire quali sono le soluzioni migliori. Tutto credo girerà intorno alla riflessione sui tempi della città e cioè, appunto, dagli impianti di Milano sport ai nostri uffici». Proprio ieri l'assessore allo Sport Martina Riva ha paventato l'ipotesi di una riduzione dell'orario di apertura delle piscine per fronteggiare il maxi aumento delle bollette.
Mentre il Pd propone, con una mozione che sarà discussa domani in consiglio, che la Regione utilizzi i suoi «extraprofitti» per calmierare le bollette.
La proposta arriva dai consiglieri Raffaele Straniero e Fabio Pizzul: «Nel 2022 la Regione ha riscosso 33 milioni in più rispetto a quanto previsto dai canoni per le derivazioni idroelettriche, applicati per l'utilizzo dell'acqua per produrre energia, in netta crescita. Queste risorse vanno in buona parte agli enti locali, ma ciò che resta nelle casse regionali deve essere utilizzato per alleviare le bollette di famiglie e piccole e medie imprese».
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