Cronaca locale

Sala tende la mano ai ghisa: "Il badge non è un controllo"

Sindaco pronto ad incontrarli dopo Sant'Ambrogio Il rinvio dello sciopero evita (per ora) giornate di caos

Sala tende la mano ai ghisa: "Il badge non è un controllo"

Differire lo sciopero dei vigili, come ha deciso il prefetto di Milano Renato Saccone con una nota ufficiale ieri, in occasione della festività di Sant'Ambrogio «non vuol dire risolvere il problema». A parlare così è il sindaco Beppe Sala a proposito dello sciopero dei «ghisa», proclamato dai sindacati indipendenti a fine ottobre, proprio per la giornata del Patrono per protestare contro l'introduzione dell'obbligo del cartellino. Dopo il fallito tentativo di conciliazione andato in scena lunedì pomeriggio il prefetto, vista la particolarità della giornata, che vede non soltanto la tradizionale apertura della stagione scaligera, alla presenza quest'anno, per la sua prima Prima, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma anche la storica fiera degli Oh Bej! Oh Bej!, ma anche la riunione ministeriale dell'Organizzazione per la Sicurezza e la cooperazione in Europa ha deciso per il rinvio dell'agitazione. Eventi particolari che richiederanno un dispositivo straordinario di sicurezza, ma anche misure speciali per evitare che il traffico si paralizzi.

Una volta passato Sant'Ambrogio «sono disponibile a mettermi anche io al tavolo» ha poi affermato il primo cittadino, che era stato invitato dal segretario regionale del Sulpm, la principale sigla dei vigili a «venire al tavolo per capire le ragioni della contrarietà del corpo all'obbligo del cartellino». «Il badge non serve per controllare - spiega Sala - ma è un'equiparazione a ciò che avviene nelle altre città italiane. Se il confronto è su questo non credo che la città sia felicissima né che sia facilissimo capire il perché ci possa essere una situazione di stallo su una tema del genere». Tradotto: lo sciopero il 7 dicembre è incomprensibile per la città.

Si preannunciano giornate calde per i milanesi, grandi eventi ma altrettanti disagi in vista, soprattutto in zona Fiera dove domani e dopodomani si riuniranno al Centro congressi MiCo i ministri degli Esteri di 57 Paesi aderenti per il Consiglio dell'Osce, a cui si aggiungeranno quelli di altri dieci Stati invitati al vertice per l'anno di presidenza italiana. Il divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli, compresi motocicli e ciclomotori, scatta già a partire dalle ore 7 di questa mattina e sarà permanente fino alle 23 di venerdì in tratti di via Colleoni, Gattamelata, Alcuino, Arona. In tutto piazzale Carlo Magno, dalle ore 6 alle 23.30 di domani e dalle 6 alle 20.30 di venerdì nelle vie Colleoni, Gattamelata, Arona e Alcuino sarà vietato anche il transito a tutti i veicoli.

Da giovedì a domenica torna la fiera degli Oh Bej! Oh Bej! intorno al Castello e anche lì si preannuncia ovviamente traffico rallentato in Foro Bonaparte e dintorni. A Sant'Ambrogio all'Osce si aggiungono la tradizionale cerimonia degli Ambrogini al teatro Dal Verme e la Prima della Scala dove è atteso il presidente Mattarella.

Non parteciperà il vicepremier leghista Matteo Salvini e la sua assenza dovrebbe evitare (almeno) grandi protesta dei centri sociali davanti al teatro.

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