Sala vuole lo ius soli E Majorino rispolvera gli attestati «farlocchi»

Il sindaco accusa Salvini: «Sfugge al dibattito» L'assessore Pd: consegne simboliche ai bimbi

Sala versus Salvini, nuovo atto. Il sindaco questa volta accusa il ministro dell'Interno di voler «sfuggire al dibattito sullo ius soli». La risposta di Salvini alla richiesta del 13enne che ha evitato la strage sul bus a San Donato («Rami vuole la cittadinanza onoraria per i compagni nati in Italia? Potrà farlo quando si farà eleggere in Parlamento, la legge rimane com'è» aveva commentato) per il sindaco «è stata senza senso , un modo per sfuggire alla discussione sullo ius soli». Sala invece insiste: «Milano anche in questo abbia il dovere di dire che si può. Abbiamo il 19% di cittadini immigrati eppure funziona. Integriamo chiamando ai doveri oltre e concedendo diritti». Il suo assessore Pd Majorino insulta Salvini («penoso poveraccio, protagonista di un comportamento degno di un bullo») e rispolvera la consegna delle finte cittadinanze ai bimbi stranieri come ai tempi di Pisapia: «Servono nuove attribuzioni simboliche di cittadinanze ai bimbi stranieri». Per il leghista Morelli Sala «è fuori dalla realtà.

Noi siamo orgogliosi di parlare dello ius soli, ribadendo che stiamo con italiani e immigrati che rispettano le regole, mentre il Pd vuole la scorciatoia per la cittadinanza. E il sindaco parla di ius soli per svicolare dai suoi flop: incidenti con feriti in metrò, riapertura dei Navigli sparita e aumenti Atm».

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