Cronaca locale

"Salvini candidato. Vuol fare il leader? Si prenda i rischi"

"Se corrono Romani, Brambilla e Ravetto lo farò anche io"

"Salvini candidato. Vuol fare il leader? Si prenda i rischi"

Onorevole Daniela Santanchè, siamo abituati a vedere Silvio Berlusconi in centro e invece oggi va in periferia. Un cambio di luoghi e simboli?

«Questa scelta sottolinea la differenza tra noi e gli altri. Il Pd sta facendo una guerra di potere sulle persone attraverso le primarie. Uno spettacolo indegno. Noi facciamo politica sui contenuti e i problemi, raccogliendo nei gazebo le istanze della persona e chiedendo alla gente di scrivere i programmi».

C'è chi obietta che però con le primarie c'è una maggiore partecipazione degli elettori.

«Con le primarie fai da te abbiamo visto tutto quel che è successo: non sempre sono stati spettacoli esaltanti, per esempio a Genova non è stato per nulla un bello spettacolo. E comunque sono scontri sulle persone e le correnti, sono scaramucce di potere».

Chi vincerà le primarie a sinistra?

«Con Majorino che fa la testa di coccio, scommetto che a vincere sarà Sala. Senza di lui, penso che avrebbe vinto Balzani, ma Majorino si è prestato a fare il gioco di Renzi. Se vince il candidato di Renzi, sarebbe la prima volta che vince un renziano. Poi non so se i moderati voteranno davvero Sala, perché voglio vedere chi mette una bella croce sul Pd, che vuo dire cooperative, soldi agli immigrati, Banca Etruria, Mafia capitale, la giunta di Roma».

È favorevole a votare il coordinatore regionale di Forza Italia?

«Se andiamo nella direzione di votare tutti gli incarichi, non sarebbe più Forza Italia ma un cambio di pelle. Se qualcuno lo vuol fare, si può anche fare: io non sono né favorevole né contraria, ma devo dire il dibattito non mi appassiona. Forza Italia non ha mai votato ministri né coordinatori. Siamo abituati a Berlusconi che fa la sintesi».

Chi prevede che sarà il candidato sindaco del centrodestra?

«Secondo me sarebbe giusto che il candidato fosse Matteo Salvini. Si mettano in gioco Salvini a Milano e Giorgia Meloni a Roma. Se vogliono fare i leader, comincino a confrontarsi».

E se poi Salvini perde?

«Io faccio l'imprenditore, rischio ogni giorno, fa parte del mio mestiere. Io fossi in Salvini mi candiderei. Poi Matteo sceglierà lui».

Chi può essere il capolista di Forza Italia?

«Nessuno, sono d'accordo con Pietro Tatarella: lo lasciamo vuoto perché era il posto di Silvio Berlusconi. Gli è stato sottratto nel peggiore dei modi e nessuno è degno di occuparlo. Ricordiamo alla gente la porcata che hanno fatto a Silvio Berlusconi, se ci fosse qualcuno che per caso se ne fosse dimenticato».

Che ne pensa della caccia ai candidati via mail?

«Dobbiamo allargare le nostre liste oltre i confini del partito. Speriamo siano in tanti della società civile a farsi avanti, così possiamo allargare».

Si parla di candidare i nomi forti di Forza Italia in Lombardia. Lei si candida?

«Se il partito decide di candidare le persone forti di Milano, se si candidano Romani, Ravetto, Brambilla, si candida anche Santanchè. Milano è la partita decisiva, la battaglia più importante. Tutti ci mettiamo in gioco, con risorse e tempo, pancia a terra per vincere questo confronto così importante».

Che ne pensa del disegno di legge sulle unioni civili?

«Penso quel che ha deciso Berlusconi. Diciamo no al disegno di legge Cirinnà perché equipara i matrimoni alle unioni civili e offende le donne, perché è un'offesa alle donne aprire a pratiche come l'utero all'affitto e magari anche la clonazione. Poi c'è un motivo politico. Renzi è messo malissimo e, oltre tutto, ricatta dicendo: prima facciamo le riforme e poi ci occupiamo delle unioni civili.

Non so perché dobbiamo salvarlo con una legge che è una porcata».SCot

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