«Il dato più bello comunicatomi in queste ore dal prefetto va al di là degli arresti e dei sequestri e riguarda invece le decine di ragazzi e ragazze che spontaneamente hanno accettato di andare a farsi curare in comunità. Un conto è reprimere, un conto sono i blitz a Rogoredo, aspetti che in quanto ministro dell'Interno fanno chiaramente parte del mio mestiere, ma accompagnare e curare queste quasi 40 persone che hanno deciso di affrontare il percorso di recupero, beh, costituisce il successo più emozionante. Questo accade quando togli l'acqua in cui gli spacciatori sguazzano...».
È il Matteo Salvini che ha lasciato il cuore nella sua città e ai milanesi e che più piace alla gente in genere (persino forse al sindaco Sala!) quello presentatosi ieri mattina a palazzo Diotti, a colloquio con il prefetto Renato Saccone. Il Salvini che offre riscontri concreti sulla sicurezza con numeri alla mano, ma che riesce anche a emozionarsi parlando del recupero dei tossicodipendenti.
«Ovviamente il problema dello spaccio e degli spacciatori si può spostare e infatti li seguiamo, parco per parco, quartiere per quartiere perché l'emergenza droga purtroppo non è solo milanese, penso sia la principale emergenza italiana - precisa il ministro -. Aumentano le donne, soprattutto tra i giovani e diminuisce l'età media. E quindi l'operazione scuole sicure per beccare gli spacciatori fuori dalle scuole l'anno prossimo la raddoppieremo».
«Come ministro dell'Interno, oltre ai 90 agenti della polizia di stato già arrivati fra il 2018 e il 2019 posso portare in dote ai miei concittadini il fatto che il nuovo organico della questura a pieno regime avrà quasi 500 agenti in più - conclude Matteo Salvini - Il mio compito è portare uomini, accendere telecamere nelle quali sono stati investiti decine di milioni di euro avere scuole e strade sicure. Sono contento di quello che il governo sta facendo per Milano e anche perché dal punto di vista del controllo del territorio questa città è all'avanguardia, grazie anche alla sintonia delle istituzioni coordinate dalla prefettura. La riapertura del presidio Polfer a Rogoredo è una parte di questo percorso, i lavori dovrebbero finire ad aprile e quindi si sta parlando di qualcosa che entro un mese sarà realtà, con 6-8 uomini fissi sul posto».
Anche Beppe Sala, qualche ora più tardi, commenterà positivamente le parole del ministro dell'Interno. «Buona notizia quella dei 500 uomini in più della polizia di stato annunciati da Salvini- commenta il sindaco- Faccio opposizione a fronte di qualcosa che mi trova dall'altra parte, ma quando c'è da riconoscere il merito a Salvini non ho difficoltà a farlo. Naturalmente vigileremo sul fatto che arrivino davvero e in un breve lasso di tempo». In prefettura Salvini ieri mattina ha detto di aver affrontato anche altri temi. Ad esempio i problemi dei quartieri come Corvetto e Baggio. Saccone, al termine dell'incontro, si è detto soddisfatto. «Ma mi piace pensare sempre al dopo - ha puntualizzato cauto il prefetto - perché dobbiamo inseguire i rivoli, recuperare i ragazzi e reprimere chi invece semina morte. C'è sempre tanto da fare e quindi proseguiamo».
Intanto oggi il prefetto, insieme al sindaco Sala, al vocesindaco e assessore comunale alla Sicurezza Anna Scavuzzo e al suo collega all'Urbanistica Pierfrancesco Maran parteciperanno alla passeggiata
organizzata da «Italia Nostra» al parco Cassinis, insieme a cittadini e volontari per raccontare gli interventi di riqualificazione realizzati in questi mesi. Il ritrovo è previsto alle 10 nel parcheggio di via Fabio Massimo.
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