Sanità, il Giambellino senza medici di base. "Nessuno vuole venire"

La farmacista: 4 dottori a breve in pensione. Studi gratis disponibili ma non c'è interesse

Sanità, il Giambellino senza medici di base. "Nessuno vuole venire"

È un grido d'allarme quello che viene lanciato dal Giambellino. Il tema è sempre quello della carenza dei medici di base che stanno lasciando il quartiere scoperto da troppo tempo: se è vero infatti che il medico andato in pensione nel luglio 2021 è stato sostituto due settimane fa circa, il nuovo dottore che ha vinto il concorso per medici fuori regione per il posto nel municipio 6, vincolato al Giambellino, ha già raggiunto i 1000 pazienti a disposizione. E così nel quartiere alla periferia sud ovest di Milano si è di nuovo punto a capo. A breve andranno in pensione altri tre dottori, uno già a fine mese.

Il quartiere presenta un complesso tessuto sociale: su 4.285 abitanti il 40,3 per cento sono stranieri, il 23,3 per cento over 65, il 70 per cento ha un reddito Isee-Erp inferiore ai 14mila euro. Anziani, molti malati, molti affetti da disagio psicologico e soprattutto ai limiti della povertà: cittadini che non possono permettersi un medico privato, ma soprattutto non riescono nemmeno a raggiungere il medico se si trova qualche isolato più in là. In tutto il Municipio 6 mancano 13 medici di base, se si calcola il rapporto tra la popolazione e il numero di 1300 assistiti per medico, fissato dal Ministero per la Salute. «Non è così - fanno sapere dalla Regione - se si rapporta la popolazione della zona 6 a 2000, il numero massimo di pazienti consentito in Lombardia per i medici formati (che scende a 1200 per i medici in formazione)», ma tant'è.

«Gli anziani non vanno dal medico che è stato loro assegnato se è troppo lontano - spiega la titolare della farmacia di via Giambellino 131 Valeria Biazzi - anche se è a 500 metri da casa perchè non sono in grado di andarci da soli o non hanno nessuno che li possa accompagnare. Oppure lo sentono per telefono ma non lo conoscono. Il risultato? Seguono un po' la terapia del vecchio medico un po' quella del nuovo facendo un gran pasticcio. Stiamo riscontrando un peggioramento psicologico e fisico negli abitanti del quartiere in questi ultimi anni, ma non sappiamo più come aiutarli». Il potere e i servizi messi a disposizione dalla farmacia, infatti, arrivano fino a un certo punto, poi serve un medico.

Proprio ieri si è aperto il nuovo bando della Regione sugli «ambiti carenti» per trovare, questa volta, medici in formazione disponibili a iniziare a prestare servizio in Lombardia.

«Il paradosso, però che riguarda sempre il Giambellino - attacca Biazzi - è che la Regione ha messo a disposizione tramite Aler un poliambulatorio in via Odazio 6, che aprirà a fine ottobre, con spazi da assegnare ai medici di base gratuitamente, peccato che nessuno ci voglia andare». I centri C.A.S.A.

sono strutture multifunzionali per la gestione di servizi sanitari e sociosanitari di comunità in collaborazione con ASST Fatebenefratelli Sacco: offrono 4 ambulatori sociosanitari per le vaccinazioni, un punto prelievi, servizi di ascolto e supporto psicologico, attività di contrasto alla violenza sulle donne.

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